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Tasmania, fotografo arrestato: ha difeso una specie in via d’estinzione

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Si stava battendo per tutelare una specie in via di estinzione, ma è stato tratto in arresto dalle forze dell’ordine: la storia di un fotografo naturalista.

Un celebre fotografo naturalista è stato tratto in arresto e l’unica colpa è stata quella di aver partecipato ad una manifestazione. Nello specifico, delle ruspe stavano distruggendo parte della foresta, dove vive una specie che rischia l’estinzione.

Fotografo arrestato foresta
Parrocchetti (Foto da Canva) – Ecoo.it

Si tratta dei coloratissimi parrocchetti di Latham. Il fotografo per molti anni ha immortalato la bellezza di questi esemplari, immagini che hanno fatto raggiungere una certa fama alla specie in questione mentre era “immersa” nella foresta di Eastern Tiers in Tasmania.

Fotografo naturalista arrestato: il motivo del provvedimento

Rob Blakers, questo il nome del fotografo naturalista, che ha passato moltissimi anni a rendere immortali grazie alle sue foto una rara specie di volatili. Lo stesso ha dichiarato che l’esperienza vissuta è stata incredibile permettendogli di ammirare moltissime aggregazioni di questo animale, un numero così elevato che non aveva mai visto in nessun altra parte del mondo.

Foresta (Foto da Canva) – Ecoo.it

Per rendere l’idea, possiamo dire che sono stati fotografati in totale 30 volatili ed in una speciale occasione ne sono stati fotografati la bellezza di 12 insieme. Purtroppo, però, la loro vita è stata messa duramente a prova, il motivo legato alla disposizione di un diboscamento. Il fotografo ha deciso così di precipitarsi sul luogo insieme a un gruppo di persone per cercare di mettere fine a questo scempio. La situazione è poi degenerata, chi era con lui dopo poco ha abbondonato la zona, ma il fotografo non ha desistito tanto da farsi arrestare dalle forze dell’ordine.

Gli appelli rimasti inascoltati

Parrocchetti (Foto da Canva) – Ecoo.it

Prima dell’accaduto, da due giorni, riporta Greenme.it, l’uomo provava a contattare la Forestry Tasmania, ma purtroppo alle chiamate non c’è stata nessuna risposta. Blakers, inerme davanti a quanto avveniva davanti i suoi occhi, ha deciso di immortalare i danni che la natura stava subendo. Inoltre, il fotografo ha dichiarato che alcuni alberi erano molto vicini a quelli dove c’era la presenza del nido.

Quanto accaduto fa molto riflettere, purtroppo, si tratta di una specie che rischia moltissimo e, dunque, andrebbe protetta ad ogni costo, forse basterebbe prestare più attenzione ai messaggi che la natura ogni giorno ci manda ed imparare ad essere più cauti. Il disboscamento in questa zona porterà inevitabilmente ad un maggiore rischio per la specie di pappagalli, la cui popolazione è scesa drasticamente negli ultimi anni.

Paola Saija

Classe 1996, sono nata ad Enna, nel cuore della Sicilia e sono una studentessa della facoltà di Lettere Moderne. Sin da piccola ho sempre nutrito una forte passione per la scrittura ed il giornalismo e, da qualche anno, sono riuscita a coronare il mio sogno collaborando con diverse testate locali e non. Le tematiche che mi stanno più a cuore e di cui mi occupo sono l’ambiente, la cronaca e l’attualità. Le altre mie passioni sono l’arte, il cinema ed il teatro che ho avuto modo di approfondire attraverso gli studi ed i viaggi.

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