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Taxi volanti a guida autonoma, la mobilità urbana sostenibile prende il volo

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Il taxi volante a guida autonoma EHang 216 è un velivolo cinese che potrebbe rivoluzionare la mobilità urbana. E nei prossimi decenni dovremo forse abbandonare l’idea di prendere l’automobile o i normali mezzi di trasporto per uscire di casa e recarci sul posto di lavoro. Perché la mobilità urbana sta lentamente cambiando e un esempio a riguardo ci viene offerto proprio dai taxi volanti a guida autonoma che potrebbero davvero rivoluzionare il nostro modo di spostarci in città.

Una delle società che più ha investito in questo settore è sicuramente la cinese EHang. L’EHang 216 è un Autonomous aerial vehicle (Aav) a due posti, capace di decollare verticalmente grazie a un sistema di eliche. Un velivolo eco sostenibile in piena regola visto che si alimenta ad energia elettrica. È stato progettato con alcuni accorgimenti di sicurezza, come ad esempio la ridondanza dell’approvvigionamento energetico, con un sistema principale e uno di backup, e un meccanismo che, in caso di malfunzionamenti, riporta in automatico a terra il velivolo. EHang 216, inoltre, può decollare e atterrare in punti prestabiliti ed essere monitorato da remoto attraverso un’applicazione.

Le caratteristiche del taxi volante a guida autonoma

I taxi volanti a guida autonoma potrebbero, quindi, rivoluzionare il concetto di mobilità. L’aereo elettrico EHang 216 è abilitato al volo autonomo senza pilota e può viaggiare a una velocità massima di 100 km/h con un’autonomia di poco più di 20 minuti trasportando due passeggeri. Mosso da sedici rotori posizionati su otto bracci che si innestano attorno alla cabina passeggeri. La compagnia ha intenzione di offrire trasporti da una zona all’altra della città, ma anche voli turistici. I velivoli si ricaricano in circa 21 minuti, alternando cicli pressoché identici di volo e di sosta.

EHang attende il suo primo terminal

Il progetto completo prevede la costruzione di un edificio di tre piani per complessivi 2.500 metri quadrati, con hall, sala d’attesa, servizi per i passeggeri e servizi di ricarica per i velivoli, gate di imbarco e di sbarco. Potrà gestire decolli e atterraggi di 20 velivoli, da piattaforme collocate sul tetto. EHang non è l’unica compagnia che sviluppa taxi aerei volanti elettrici, ma potrebbe essere la prima ad avviare un uso commerciale. Peraltro questo taxi volante a guida autonoma era balzato agli onori delle cronache nel mese di febbraio perché aveva effettuato servizi di trasporto di farmaci durante l’emergenza coronavirus nella città di Hezhou. Proprio la città che dovrà fare da battesimo al primo terminal per il velivolo futuristico.

Riccardo Mantica

Nell’editoria online dal 2001 quando scrivere per il web era una chimera. Pubblicista dal 2005, blogger per caso nel 2010, ha vissuto l’avvento del web 2.0 e dei social network condividendone gioie e dolori. Le passioni coltivate negli anni per sport, motori e tecnologia sfociano oggi anche nel panorama della mobilità sostenibile. Il motto preferito? Guardare sempre avanti senza dimenticare il passato. Stay tuned!

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