Investire nelle tecnologie verdi, dalle fonti rinnovabili alle biomasse, dall’energia solare a quella eolica, significa non solo proteggere l’ambiente ma anche dare un impulso all’economia globale, alle aziende, alla creazione di nuovi posti di lavoro.
È ormai chiaro a tutti che la green technology contribuirà a dare una spinta ad una vera e propria rivoluzione copernicana nel campo dell’utilizzo delle risorse ambientali, a tutto vantaggio degli ecosistemi ma anche degli equilibri socioeconomici. Non a caso, durante la corsa alla Casa Bianca, l’attuale presidente degli Stati Uniti Obama ha incentrato il proprio programma elettorale sulla necessità di cambiare la direzione dell’economia americana verso un sistema tecnologico più ecocompatibile, il solo a garantire in un vicino futuro la creazione di milioni di posti di lavoro. I lavori “verdi” sono senza dubbio i lavori di domani.
E questo lo hanno capito molte aziende. Come la Dell, alla quale, secondo uno studio condotto da Strategic Oxygen e Cohn&Wolfe, è stato riconosciuto il primato di marchio IT numero uno al mondo grazie al programma di riciclaggio pc e alla vivace sensibilità ecologica. La sostenibilità ambientale, l’impronta ecologica, il riscaldamento globale sono tutti temi che anche le aziende del settore Information Technology hanno a cuore. E Dell dal 2007 è partner principale del programma “Plant a tree for me” (Pianta un albero per me) attraverso il quale la compagnia finanzia la piantumazione di nuovi alberi che possono contribuire a ridurre la quantità di anidride carbonica immessa nell’atmosfera controbilanciando così l’impatto dei gas serra.
L.E.
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