Ogni volta che decidi di cambiare il tuo smartphone il telefonino vecchio può essere riutilizzato o, in caso sia irrecuperabile, va avviato al riciclo ma nel modo corretto.
Una delle nuove categorie di oggetti per i quali occorre sapere sempre in anticipo quale sia il percorso migliore nel caso in cui debbano trasformarsi in rifiuto è di certo la categoria degli oggetti tecnologici. Smartphone, televisori, telecomandi, console di gioco, tutti i piccoli elettrodomestici e persino le sveglie vanno trattati in maniera adeguata.
Parte del motivo è che contengono sostanze e componenti che nel momento in cui entrano a contatto con l’umidità sprigionano altre sostanze tossiche ma dall’altra c’è anche da tenere presente che questi piccoli grandi concentrati di tecnologia avanzata sono anche dei piccoli grandi concentrati di materiali preziosissimi e molto rari sul pianeta che possono essere recuperati e riutilizzati.
Dove si butta il telefonino?
Smaltire correttamente i rifiuti elettronici è quindi una necessità sia per il benessere del pianeta nel presente sia per il benessere del pianeta e del genere umano nel futuro. Perché l’inquinamento portato dalle sostanze tossiche che emanano per esempio dalle batterie o dagli altri componenti interni per non parlare delle microparticelle di plastica nel momento in cui un telefonino si disintegra e si disgrega possono avere effetti deleteri a lungo termine. A titolo di esempio, anche se è qualcosa che non riguarda solo i telefonini, c’è da parlare per esempio dell’inquinamento dovuto al piombo.
Una sostanza che se si accumula nell’organismo può avere effetti deleteri sullo sviluppo cognitivo. Motivo per cui per esempio alcune direttive europee che l’Italia sembra faticare a recepire vorrebbero che nella caccia si evitassero i pallini al piombo nelle zone palustri. Ma senza andare a guardare a quello che può essere il risultato di un inquinamento da sostanze tossiche sull’essere umano basta guardare a quello che dentro a un telefonino c’è e alla fatica, in termini umani e ambientali, che si fa per trovare il materiale di partenza.
Perché forse non lo sai ma per esempio dentro il tuo telefonino c’è anche dell’oro oltre che altri metalli rarissimi e preziosi che possono essere riciclati, come per esempio avviene negli stabilimenti specializzati Apple, per diventare nuovi telefonini.
L’indifferenziato e il rischio esplosione
La cronaca globale locale si punteggia periodicamente di episodi che hanno come involontario protagonista uno smartphone che esplode o si surriscalda e provoca danni o addirittura la morte di chi lo sta utilizzando. Le batterie dei telefonini che esplodono sembrano una leggenda metropolitana ma si tratta invece di fatti documentati che sono il frutto soprattutto dell’incuria dell’essere umano.
Ma esattamente come può capitare che un telefonino esploda perché riceve una quantità di energia eccessiva nel momento della ricarica può anche capitare che lo stesso oggetto lasciato al caldo ed esposto al sole si surriscaldi fino ad innescare un piccolo incendio proprio a partire dalla batteria. Lasciare quindi un cellulare in una discarica può voler dire portare anche all’innesco di un incendio per quella stessa discarica con conseguente produzione di gas tossici.