Il recentissimo evento Terra Futura 2010 di Firenze è stata l’occasione gradita per fare il punto sulla lotta ai sacchetti di plastica, e sulle varie iniziative legate a un cambiamento culturale nei confronti dell’utilizzo di questi “shopper” altamente inquinanti se dimenticati – come purtroppo, troppo spesso accade – nell’ambiente da consumatori disattenti.
Terra Futura si è svolto con l’obiettivo di proporre nuovi stili di vita ecocompatibili, ha infatti visto come uno degli enti protagonisti la UniCoop Firenze, una delle catene di ipermercati italiane che più di altre si è data attivamente da fare per cercare di modificare le abitudini dei propri clienti, introducendo metodi alternativi ai sacchetti di plastica tradizionali.
In particolare, all’interno del Terra Futura, UniCoop ha potuto diramare i dati relativi al progetto “Diamo una mano all’ambiente”, partito più o meno un anno fa con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo dei sacchetti di plastica, sostituendoli con shopper biodegradabili e compostabili.
Il risultato del progetto è più che positivo: in un anno il consumo di sacchetti di plastica è diminuito del 25%, grazie al coinvolgimento attivo di circa un centinaio di punti vendita della rete, nei quali è stata data il via all’eliminazione totale dei vecchi shopper in polietilene; al loro posto, nuovi sacchetti riutilizzabili e, in particolare, alcuni shopper in plastica biodegradabile e perfettamente compostabile, realizzati attraverso lo sfruttamento di risorse rinnovabili di origine agricola.
Immagine tratta da notizie.tiscali.it