Per avere le condizioni necessarie ad abitare la Terra, l’essere umano deve essere attento a non superare determinati limiti. Essi sono stati identificati in un articolo pubblicato sulla rivista Nature
A quanto pare l’essere umano ha dei limiti. E questo sembra averlo scoperto relativamente da poco tempo. Da quando si è creata la necessità di fare un passo indietro da determinate accelerazioni, per evitare la catastrofe dei cambiamenti climatici. Molti paesi già sviluppati, come può essere considerato l’Occidente, stanno acquistando la consapevolezza, almeno parziale, che è un eccessivo sfruttamento della Terra e del territorio non può che ritorcersi contro l’essere umano stesso, facendogli perdere le condizioni stesse per la sua sopravvivenza.
E questi sono i limiti che non deve superare. Diverse perplessità sono state palesate già in passato rispetto all’eugenetica, ed anche all’utilizzo senza criterio dell’intelligenza artificiale. Queste sono tecnologie che potranno essere utilizzate in un futuro se esisterà un futuro. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature mette in guardia l’essere umano su alcune soglie che non deve assolutamente superare, o la sua esistenza stessa potrà essere minata.
I limiti che l’umanità non dovrebbe oltrepasssare
Oltre quaranta ricercatori si sono spesi per definire quali siano le soglie limite, al di sopra delle quali l’umanità potrebbe subire eventi catastrofici e cambiamenti radicali che metterebbero a repentaglio la sua esistenza stessa. Ovviamente in cima alla lista c’è il riscaldamento globale. Il rischio è che la soglia di sicurezza sia stata già superata. Ed in molte città del mondo esiste un orologio che segna i minuti di distanza dalla fine del mondo in base ad alcuni criteri, quali ad esempio l’inquinamento ambientale e rialzo delle temperature. O anche un ipotetico conflitto nucleare. In diversi periodi gli orologi sono stati vicini al punto zero. L’accelerato aumento delle temperature ha comportato a cascata tutta una serie di problematiche. Tra cui lo scioglimento dei ghiacciai, e la modifica dell’habitat naturale di molte specie animali e vegetali, che stanno sparendo. Gli Accordi di Parigi avevano stabilito nel 2015 che non si sarebbe dovuto superare il tetto di 1,5 gradi al di sopra delle temperature pre industriali. Soglia che è stata già scavallata. L’impegno dei Paesi degli Stati membri, è di ridurre drasticamente e nel più breve tempo possibile i cambiamenti climatici, per tutelare ciò che rimane di biodiversità e respirabilità dell’aria.
L’importanza della tutela dei diritti umani
Fortunatamente gli autori dell’articolo pubblicato su Nature hanno inserito come soglie da non superare anche determinati parametri di equità e giustizia, non solo ambientale ma anche umana. È ormai noto a molti come il concetto di ecologia e di ambientalismo sia strettamente correlato con i diritti umani. Se vengono a mancare, un’importante tessera del domino cade nel vuoto. E tutto l’equilibrio precario su cui si regge la vita così come la conosciamo potrebbe sparire in breve tempo.