Terremoto in Emilia Romagna: la parola ai geologi [VIDEO]

Sono i fatti, purtroppo, a raccontarci di un drammatico bilancio in termini di danni e vite umane. Il terremoto in Emilia Romagna sta infatti sconvolgendo tutti: i geologi spiegano che gli eventi sismici di livello superiore al 5 sono stati ben 2, mentre non si contano gli episodi dello sciame sismico di livello sotto il 3. La priorità della protezione Civile ad oggi è ovviamente quella di mettere in salvo le persone e di accertare gli effetti danni e gli edifici inagibili.

È chiaro che ad oggi non è pensabile avere altre priorità, ma risolta questa situazione di crisi e di emergenza va pensato ad un piano di prevenzione del territorio e dell’ambiente. Il rischio sismico, infatti, andrà fortemente gestito localmente, considerando che il dissesto idrogeologico sarà un’incombenza quotidiana nell’area sottoposta alle scosse.
La prevenzione è la migliore arma contro i disastri ambientali
Il rinnovamento delle mappe circa il rischio sismico e una migliore mappatura degli edifici e della loro capacità di ammortizzare il terremoto potrebbero aiutare nel lavoro di prevenzione di tali disastri, ambientali ma soprattutto umani. L’incapacità del nostro Paese di affrontare una tale situazione e l’impreparazione delle istituzioni hanno reso ancora peggiori le conseguenze dell’attività del terremoto. Le mappe sismiche, infatti, sono troppo vecchie e obsolete, bisognose di un attento aggiornamento. A confermarlo è lo stesso presidente dell’ordine dei geologi dell’Emilia Romagna.
La Pianura Padana è in movimento
All’origine del terremoto di oggi pare esserci un processo di deformazione della Pianura Padana, in particolare di colline nascenti non ancora emerse. Le scosse, quindi, possono sopraggiungere nuovamente: anche per questo bisogna essere molto prudenti e prestare particolare attenzione alle indicazioni della Protezione Civile. A confermare questa triste visione c’è l’Ingv che prevede altre scosse nei prossimi giorni, alcune molto forti.
La questione eternit nelle zone colpite dal terremoto
C’è un problema in più, inoltre, per i capannoni che hanno subito crolli e devastazioni: molti di essi, infatti, sono stati costruiti diversi anni fa, prima di normative ad hoc, e ora subentra il problema dell’eternit, materiale con cui sono state realizzate molte di queste strutture. Contro la questione dell’amianto in Italia è necessario intervenire con la bonifica, cosa che si rivela ancora più vera in questo caso, appena sarà passata l’emergenza più prossima e grave.

Gestione cookie