[galleria id=”1043″]Le conseguenze ambientali derivate dal terremoto del Giappone sono ancora tutte da valutare. In primis si parla del pericolo nucleare, ma non tutti sanno che questo drammatico sisma molto probabilmente ha provocato anche lo spostamento dell’asse terrestre. Le vibrazioni provocate dal terremoto, classificato come Magnitudo 8,9, possono aver provocato proprio un leggero squilibrio nel baricentro terrestre. Sebbene il sisma non sia proprio il più potente mai registrato (il primato è di Sumatra, ora minacciata dalla deforestazione) comunque gli effetti sono stati letali.
Secondo i dati che sono tra le mani dei ricercatori, il terremoto di Sumatra nel 2004 aveva provocato uno spostamento dell’asse terrestre pari a 6 centimetri, mentre quello del Giappone potrebbe essere addirittura più elevato malgrado fosse meno potente. Lo sostiene Giuseppe Bianco, direttore del Centro di Geodesia dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) di Matera: ”Anche se il terremoto di oggi è stato significativamente inferiore a quello di Sumatra, è avvenuto ad una latitudine tale che l’ effetto sul polo è massimo”.
Altri esperti sostengono che probabilmente questo sisma avrà un impatto inferiore a quello avuto dal terremoto del Cile (anno 1960), ma comunque lo spostamento dell’asse sarà nell’ordine dei 10 centimetri. A questo punto si aprono degli scenari veramente inquietanti: quali effetti ambientali potrà portare questa modifica? Quanto potrà incidere sui mutamenti climatici di cui il mondo già soffre? Solo gli esperti del settore potranno dircelo. Aspettiamo i risultati delle analisi, sperando nel meglio.
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