In seguito al terremoto in Giappone Legambiente è intervenuta sul tema della sicurezza nucleare. In effetti le scosse sismiche che hanno interessato il Giappone hanno determinato dei rischi anche per quanto riguarda le centrali nucleari, le quali hanno riportato danni che possono mettere in pericolo la popolazione. Il tema è piuttosto scottante e molto di attualità anche nel nostro Paese. Secondo quanto Legambiente ha riportato in una specifica nota, l’evacuazione delle persone e l’invito a non bere acqua del rubinetto non costituiscono misure sufficienti.
Il terremoto in Giappone non ha comportato soltanto i disastri causati dallo tsunami, ma ha esposto i cittadini ad un rischio serio che riguarda anche la radioattività. È lecito quindi affermare che a causa del terremoto in Giappone incombe il pericolo nucleare. A questo proposito, nell’immediatezza dell’evento accaduto in Giappone Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato:
La terribile situazione che si sta verificando in Giappone dimostra che per le centrali atomiche non esiste sicurezza. La centrale esplosa, dalla quale già ieri era fuoriuscito materiale radioattivo, era stata progettata con tutti i più avanzati sistemi di sicurezza e dotata di criteri tecnici che avrebbero dovuto resistere a terremoti di qualunque entità, così come previsto da un Paese, tecnologicamente molto avanzato, abituato a fare i conti con onde sismiche di elevata potenza. Eppure la tragedia in corso è immane e inarginabile.
L’esplosione alla centrale nucleare in seguito al terremoto in Giappone, secondo la nota associazione ambientalista, deve dunque spingere alla riflessione anche per ciò che concerne il nucleare in Italia, Paese a rischio sismico e idrogeologico.
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