Un forte terremoto, lo scorso venerdì, ha provocato oltre 2mila vittime in Marocco: quali potrebbero essere i rischi per il nostro Paese.
Lo scorso venerdì alle 22:11, in Marocco si è registrato un terremoto di magnitudo 6.8. L’epicentro è stato individuato nelle vicinanze di Oukaimden, si tratta di un comune rurale che fa parte della provincia di Al Haouz.
Il sisma ha provocato danni ingenti agli edifici. Non si ha ancora un bilancio definitivo dei morti e dei feriti, ad oggi si contano circa 2000 vittime e altrettanti feriti. Il paese ha cominciato a ricevere gli aiuti e si scava ininterrottamente fra le macerie per riuscire a salvare più gente possibile.
La scossa di terremoto si è registrata al centro della Placca Africana e nello specifico a 550 chilometri dal punto con quella Euroasiatica. Tutto si è consumato sotto il Grande Atlante marocchino, conosciuto anche come Alto Altlante. Si tratta dell’enorme catena montuosa, nota per la montagna Jbel Toubkal che misura circa 4200 metri.
Proprio al di sotto sono presenti le faglie trascorrenti e di sovrascorrimento. Le prime sono fratture della crosta terrestre che hanno un piano di faglia verticale, in questo caso lo spostamento dei pezzi rocciosi si verifica parallelamente o opposto, ma sempre orizzontalmente con l’aiuto della spinta delle forze tettoniche.
Caso contrario per le faglie di sovrascorrimento, queste sono spinte e collegate dalla forza di compressione, le rocce passano una sull’altra. Le analisi condotte fino ad ora hanno portato alla conclusione che è avvenuta la rottura di una faglia trascorrente. La zona in cui si è registrato il terremoto è nota per l’elevato rischio sismico e si contano inoltre grandi faglie di sovrascorrimento tra la placca Euroasiatica e Africana. Inoltre, nelle prossimità si trova la faglia trasformata delle Azzorre-Gibilterra, questa è stata la complice dei terremoti e degli tsunami che negli ultimi secoli hanno interessato la Penisola Iberica ed il Nord Africa.
I dati provenienti dal Centro Sismologico Europeo hanno indicato che il terremoto è stato avvertito anche nella Penisola Iberica e anche in alcuni Paesi africani. Il nostro Paese, invece, non ha registrato nulla. In tal senso è intervenuto, ai microfoni di Fanpage, il sismologo dell’INGV Carlo Meletti. L’esperto ha dichiararato che non ci saranno ripercussioni per noi. Inoltre, ha sottolineato che anche non ci troviamo nella fascia tra l’Africa e l’Europa, ma un terremoto, anche così forte come quello che si è verificato in Marocco, non può determinare effetti a catene sino all’Italia.
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