[galleria id=”1657″]Un terremoto nel Nord Italia è stato avvertito distintamente, interessando molte regioni, dalla Liguria al Veneto. La scossa è stata percepita poco dopo le 12:30. L’epicentro sarebbe localizzato in Garfagnana, a 2 chilometri da Fivizzano, in provincia di Massa – Carrara, con una magnitudo di 5.2 Richter e ad una profondità di 5.1 chilometri.
Sono stati presi d’assalto i centralini dei vigili del fuoco e molte persone hanno preferito lasciare le abitazioni per riversarsi in strada. A Milano la scossa è stata percepita soprattutto ai piani alti. Diverse segnalazioni sono arrivate soprattutto dall’Emilia. In Friuli Venezia Giulia il tutto è stato percepito più che altro nella zona di Monfalcone e di Gorizia. Ha tremato anche Firenze e a Torino in molti hanno avuto paura, soprattutto nei piani più elevati delle abitazioni. in Veneto sono state interessate le seguenti province: Verona, Vicenza, Padova, Rovigo e Venezia. In Lunigiana ci sono stati dei crolli, piccoli danni alle abitazioni e il probabile ferimento di una persona in località Postella.
Al momento non sembrano essere segnalati danni gravi a persone o cose, a parte un crollo di controsoffittature a La Spezia. C’è stata anche una frana ad Equi Terme, in Lunigiana, nel comune di Fivizzano. L’abitato è rimasto isolato. Sempre in Lunigiana si sono verificate altre scosse di magnitudo 3.8 e di 3.1. In questi casi comunque è sempre opportuno essere prudenti e muoversi con estrema calma, anche se con determinazione.
#terremoto Ml:5.2 2013-06-21 10:33:57 UTC Lat=44.15 Lon=10.14 Prof=5.1Km Prov=MASSA,LUCCA
— INGVterremoti (@INGVterremoti) June 21, 2013
A Carrara e a Marina di Carrara gli abitanti sono usciti di casa; il sisma è stato avvertito anche lungo la costa toscana, a Pisa e a Livorno. Al Tribunale di Milano, dove era in corso l’udienza per il processo Ruby, ci sono stati momenti di disagio. Prima della scossa a Modena si è sentito un vero e proprio boato.
A Reggio Emilia è stato evacuato anche l’edificio, in cui si stava svolgendo un congresso con la partecipazione del ministro Josefa Idem, la quale aveva appena iniziato a parlare.
Ecco come è stata vista la scossa di terremoto dal sismografo di Tavagnacco (Udine). In effetti nel nostro Paese ci sono differenti strumenti per la registrazione dei fenomeni naturali tellurici, anche se è impossibile fare previsioni, prima che ci si trovi di fronte al disastro. Da questo punto di vista la ricerca scientifica nel campo della geologia non è riuscita a fare molti passi avanti e, d’altronde, quando si parla di previsioni di terremoti, il discorso si fa molto delicato, perché si corre anche il rischio di cadere in errori imperdonabili.
Per quanto, specialmente negli ultimi anni, possano essere aumentate le conoscenze che stanno alla base dell’attività geologica del pianeta, la Terra presenta ancora molti lati oscuri, nell’interpretazione dei quali gli studiosi si cimentano ogni giorno, sperando di trovare delle risposte precise. Ma il settore è davvero ampio e ricco di prospettive ancora da esplorare in maniera completa.
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