I terreni agricoli andranno posti nella dichiarazione dei redditi. Scopriamo quindi come procedere per evitare di sbagliare e patire le conseguenze.
Arriva quel periodo dell’anno in cui va fatta la Dichiarazione dei Redditi? Ma cos’è? Per chi non lo sapesse è un modulo che serve per far sapere allo Stato a quanto corrisponde il nostro reddito. Un modo altresì per comprendere se le tasse pagate o trattenute sulla busta paga o sulla pensione siano troppe, troppo poche o adeguate. E quindi procedere all’eventuale rimborso oppure al versamento delle tasse non pagate.
Questo discorso vale soprattutto se hai avuto altri redditi oltre a quelli che vi sono nella busta paga o pensione, hai sostenuto spese detraibili o deducibili (nel caso di beneficio di eventuali agevolazioni poste da parte dello Stato), se il datore di lavoro o l’INPS – nel caso di soggetti pensionati – ha fatto errori di calcolo nelle trattenute.
Per non creare confusione, si legge direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate che per quanto concerne la compilazione della modulistica di riferimento, il quadro A è quello relativo ai redditi dei terreni. A tal proposito è opportuno distinguere in dominicale ed agrario.
Entrambi i redditi che trae il proprietario che svolge sulla stessa direttamente l’attività agricola. Spetta invece solo il reddito dominicale al proprietario mentre il reddito agrario a chi svolge l’attività agricola. Fatta questa precisazione, occorre anche scindere ciò che non va inserito nell’apposito riquadro: i terreni situati all’estero e quelli dati in affitto per usi non agricoli, si pensi ad esempio ad una cava oppure ad una miniera. Non si può parlare di reddito agrario e dominicale quelli che sono pertinenze dei fabbricati, come i giardini o cortili. Angoli verdi aperti al pubblico e di interesse pubblico.
La tassazione dei terreni agricoli ha una particolare evidenza ed è per questo che va inserita nell’apposita voce della dichiarazione dei redditi. Ed alla luce della Legge di Bilancio 2023 è opportuno rimanere aggiornati per evitare di sbagliare. Rivolgersi al proprio commercialista può essere una valida soluzione per evitare di incappare negli errori.
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