Tesla bruciata in un lago ghiacciato: dopo anni svelato il mistero

Scoperta in un lago ghiacciato del Vermont una Tesla completamente bruciata, dopo anni di domande, il mistero è stato finalmente risolto. Ecco cosa è accaduto veramente.

Tesla
Tesla (Ecoo.it)

Qualche tempo fa era stata scoperta, udite, udite! Una Tesla completamente bruciata in un lago ghiacciato del Vermont, negli Stati Uniti. Dopo anni, il mistero che aleggiava attorno a quanto accaduto è stato finalmente svelato.

Tutto ha avuto inizio nel 2019, quando nello stato americano era stata rinvenuta una Tesla Model X completamente bruciata. Il fatto all’epoca suscitò clamore e, solo oggi, è stato scoperto cosa è successo nello specifico. Per giorni si era parlato dell’incredibile avvenimento e si cercò di risalire alle cause.

Tesla bruciata in un lago ghiacciato, la verità sull’accaduto

Tesla Model X
Tesla, una Model X come quella trovata bruciata (Ecoo.it)

Sono trascorsi quattro anni da ritrovamento di una Tesla bruciata in un lago del Vermont. In un primo momento, si pensò ad una grave incidente, ma le notizie in merito erano scarsissime ed il tutto rimase avvolto da un alone di mistero.

Solo oggi possiamo dire, con quasi certezza, che l’arcano è stato svelato e alcuni dettagli sono stati resi noti. Le notizie che riguardano l’auto carbonizzata e ritrovata sul lago ghiacciato ora sono più chiare e parlano, pensate un po’ di un tentativo di frode messo in atto da un ragazzo.

A quanto si apprende, come riporta la rivista statunitense Fortune, non era la prima volta che il giovane mettesse a punto questa pratica.

Il giovane Michael A. Gonzalez aveva più volte cercato di truffare l’azienda produttrice di veicoli elettrici di Elon Musk, che di recente ha acquistato casa in Italia. Come avvenivano le truffe? Semplice, denunciando e richiedendo un risarcimento danni nei confronti della casa produttrice, appunto. Gli inquirenti insospettiti hanno avviato le indagini e hanno scoperto tutte i raggiri degli anni precedenti.

Il giovane seguiva sempre una prassi: in prima battuta lo stesso ordinava e acquistava una vettura, e concedeva una caparra. Tutto questo avveniva negli Store presenti a New York, in Florida, New Jersey e Massachussetts.

Dopo aver concluso la trattativa, procedeva ad effettuare bonifici, ma quest’ultimi erano falsi e, purtroppo, gli operatori non avevano subito contezza della circostanza. D’altra parte, però, l’uomo procedeva vendendo la propria auto ai privati o usati.

Tutto questo non si è verificato solo una volta, ma diverse volte, nel dettaglio cinque. L’operazione avveniva sempre facendo riferimento allo stesso marchio. In questo modo Gonzalez ha potuto guadagnare una cifra da capogiro, ovvero 670mila dollari.

L’incredibile scoperta degli inquirenti

La Tesla bruciata aveva acceso moltissimi dibattiti e aveva per un po’ di tempo tenuto banco, ma non si riusciva a risalire alla causa di quanto accaduto, ma finalmente dopo anni tutto è venuto a galla. Il giovane non era riuscito a rivendere la Model X trovata bruciata.

Per quest’ultima, il 34enne avrebbe chiesto un risarcimento dall’assicurazione ed è proprio da tale richiesta che gli inquirenti sono risaliti alle truffe. Gonzalez è stato, dunque, denunciato ed avrebbe ammesso la propria colpevolezza per cinque capi d’accusa. Il giovane è stato condannato a quattro anni di reclusione ed altri tre di libertà vigilata.

Da anni si cercavano possibili risposte e solo dopo tempo il caso della Tesla bruciata sul lago ghiacciato ha trovato risposte.

Gestione cookie