Il timore assale e la paura è incontrollata quando ci si trova in uno spazio vuoto sia interno o esterno? Ecco cosa potrebbe essere
L’essere umano prova molte paure, alcune sono talmente tanto profonde da diventare vere e proprie fobie. Il cuore che batte all’impazzata e sembra voler esplodere nel petto, la ragione non riesce più a predominare sull’incoscienza, il fiato corto, il terrore, il senso di nausea e smarrimento. Tutte sensazioni che insieme fanno capire che forse qualcosa non va e in alcuni casi la fonte del problema è un timore ben radicato all’interno della propria mente, dal quale non ci si riesce ad allontanare.
Ogni volta che ci si trova in quella determinata situazione, davanti a quell’esatto animale, oggetto o persona il corpo reagisce in automatico ed è impossibile controllarlo. Si può avere timore di qualsiasi cosa, dal clown alle bambole, da un frutto al lavare il proprio corpo. Per alcuni determinate fobie possono essere sciocche o insensate, ma per altri un blocco che a volte può impedire di vivere a pieno la propria vita. Come ad esempio l’incontrollabile, enorme e profonda paura degli spazi vuoti, sia interni che esterni, ovvero la Kenofobia.
La Kenofobia è la paura incontrollata di ritrovarsi in uno spazio vuoto, che come già detto può essere sia all’interno che all’esterno. Si ha l’angoscia di essere in un ambiente del quale non si hanno punti di riferimento e non ci sono persone ad affollarlo. Che sia una stanza o una prateria poco importa, trovarsi in quel determinato punto fa scattare qualcosa e l’angoscia sale.
Leggi anche: Ablutofobia: una paura strana che non immaginereste mai
Leggi anche: Paura di dormire? Il problema potrebbe essere questo
Si manifesta come le altre fobie, quindi con attacchi di panico, ansia, non riuscire a dire frasi complete, mal di testa, tremori, vertigini, nausea, ansia, battito accelerato, mancanza di respiro e sudorazione eccessiva. Le sue radici non si conoscono, gli esperti non sanno con esattezza da cosa può essere provocata, probabilmente come la maggior parte delle fobie, da un trauma vissuto al quale si associa il timore poi di ritrovarsi in uno spazio vuoto. Se si soffre di questa fobia e si vuole tentare di risolvere, la miglior cosa è rivolgersi ad uno specialista che saprà indicare il percorso migliore per poterne uscire vincitori accompagnando il paziente ad ogni singolo passo.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…