Aumentano i timori per il Parco del delta del Po. Una sua parte è stata messa all’asta per mettere in atto dei progetti di edificazione: la situazione è complessa, scopriamone i dettagli.
Una vasta area naturale protetta, istituita dal 1988 e dal 2015 riconosciuta come riserva della biosfera. Questo e molto altro è il Parco regionale del Delta del Po, esteso per 54 mila ettari e articolato tra boschi e pinete. Situato al confine orientale della Pianura Padana, si tratta di un luogo di natura incontaminata, dalla bellezza incredibile.
Di recente, questo meraviglioso angolo naturalistico del Bel Paese ha catalizzato i riflettori, facendo salire la preoccupazione. Tutto è accaduto a seguito della vendita di 500 ettari di Parco.
Ad acquistarli è stata una società privata specializzata nel settore immobiliare, facendo salire la preoccupazione su come potrebbero essere edificati, alterandone l’aspetto naturale.
La zona messa all’asta potrebbero corrispondere a quella che nel Certificato di Destinazione Urbanistica del Parco del 2007 è stata destinata a uno spazio urbano. La vicenda non è chiara ed è controversa: scopriamone maggiori dettagli.
Sono 500 gli ettari del Parco venduti all’asta alla CPI Real Estate Italy Spa a un prezzo molto vantaggioso: la società ha speso circa 500mila euro per l’acquisto, ovvero 10 centesimi per metro quadrato. La zona oggetto della vendita si trova nel Parco del delta del Po e nella Riserva naturale biogenetica statale della pineta di Ravenna.
La situazione non è passata inosservata, generando timori a livello nazionale. La zona venduta all’asta è una preziosa meraviglia naturalistica (scopri qui un altro parco italiano stupendo) e pertanto si teme che venga impattata con costruzioni, che ne potrebbero stravolgere l’aspetto nonché mettere in pericolo le parti a protezione speciale.
L’altro elemento che ha destato dei dubbi, è la guida l’area che dal 2012 fa capo all’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità delta del Po. Tutto questo rende difficile pensare a una possibile edificazione della zona acquistata.
Non sono ben chiari i progetti previsti per gli ettari acquistati del Parco del Delta del Po. Quello che è certo che nel marzo 2023 è stato realizzato un contratto che vede come soggetti stipulanti l’Immobiliare Lido di Classe Srl (in liquidazione e proprietaria della zona dal 1971 e il 2006) e il colosso immobiliare CPI Real Estate Italy Spa: le carte fanno riferimento all’edificazione di una parte della zona.
Non è chiaro a quanto ammonti l’estensione dell’area dove si svolgeranno i lavori. Ma dalla Regione Emilia Romagna è arrivata una rassicurazione: l’amministrazione ha sottolineato come non ci saranno rischi in termini di tutela del territorio.
Nonostante questo, gli ambientalisti sono in allerta, preoccupati che i nuovi progetti in cantiere possano minare la bellezza naturale di questo parco, noto per le sue meraviglie e la sua ricca flora, coprendola con del cemento.
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