Il Titanic torna ancora a far parlare di sé: ecco cosa è successo questa volta e qual è l’obiettivo della RMS Titanic Inc, la società che detiene i diritti sul relitto.
La RMS Titanic Inc, è la società statunitense che ad oggi detiene i diritti di proprietà e di recupero del relitto transatlantico affondato nel lontano 1912. L’obiettivo della società sarebbe quello di una spedizione da compiere il prossimo anno
Per l’amministrazione federale degli Stati Uniti la missione potrebbe essere troppo pericolosa ed ha dato il proprio parere negativo. Un avvenimento che arriva a soli due mesi dall’implosione del Titan, il sommergibile che era diretto proprio verso il relitto.
Sono trascorsi circa due mesi dall’incidente del Titan, il sommergibile e i passeggeri avrebbe dovuto raggiungere il relitto del Titanic, esperienza per pochi facoltosi, ma la destinazione non venne mai raggiunta a causa dell’implosione avvenuta poco dopo la partenza.
In questi giorni, però, la RMS Titanic Inc, ha dichiarato l’intenzione di voler dirigersi verso il relitto del transatlantico per una spedizione nel 2024. La risposta del governo federale degli Stati Uniti, però, non è stata positiva dicendosi immediatamente contraria alla missione.
L’amministrazione federale teme per altri incidenti, dunque, sta portando avanti una battaglia legale. Come riferiscono diversi media statunitensi, riporta Ansa, gli appigli sarebbero rappresentati da una legge federale ed un accordo internazionale con il Regno Unito che hanno stabilito come il relitto del Titanic sia da considerare come un cimitero che va tutelato.
La società, d’altro canto ha dichiarato che l’unico obiettivo è quello di scattare foto. Un mezzo, in seguito verrà utilizzato per riuscire ad entrare senza recare danni alla struttura. Inoltre, la RMS Titanic Inc si è posta un altro obiettivo, ovvero quello di riuscire a tirare fuori alcuni reperti, alcuni si trovano nella sala Marconi. Proprio qui dovrebbe trovarsi la radio che venne utilizzata per avvisare che vi era stato l’impatto con l’iceberg. In tal senso, la società della Georgia sostiene di non necessitare di nessun permesso e il motivo è semplice, circa 30 anni fa gli furono concessi i diritti sul recupero.
Il Governo sostiene che potrebbero subire danni sia i manufatti che i resti umani che potrebbero esservi ancora all’interno. La società non può pensare di essere libera e ignorare questa legge federale, questo quanto dicono gli avvocati americani. Il confronto si terrà all’interno della Corte Distrettuale statunitense di Norfolk, Virginia. Bisognerà studiare con estrema attenzione le carte e i permessi. La spedizione è stata programmata per il 2024 e dovrebbe avvenire a maggio.
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