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Agricoltura e Allevamento

Tonno allevato a terra, c’è chi pensa ad un business e chi avverte sul benessere degli animali

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Il tonno rosso dell’Atlantico, una delle specie ittiche più pregiati e a rischio di estinzione, è stato allevato per la prima volta in laboratorio in vasche a terra da un centro di ricerca spagnolo.

Tonno rosso
Allevamenti di tonni (Foto da Canva) – Ecoo.it

Sebbene altre due specie, il tonno rosso del Pacifico e il tonno rosso meridionale, fossero già state allevate in terraferma, questa è la prima esperienza che riproduce il tonno rosso dell’Atlantico da adulti che vivono in vasca. Questo importante traguardo ha fatto già sognare le aziende che pensano di creare un business su questa specie ittica, ma ha al contempo sollevato preoccupazioni legate al benessere degli animali, all’inquinamento delle acque e all’utilizzo di antibiotici.

Tonni di terra: il retroscena degli allevamenti

La pesca del tonno è una pratica definita insostenibile e ogni anno vengono fissate quote di tonno pescabile. Il tonno rosso viene spesso allevato utilizzando la tecnica dell’ingrasso: giovani tonni vengono catturati in natura e fatti crescere in grandi allevamenti fino alla taglia commerciale. Questi pesci vengono alimentati con pesce “mangime” e ingrassano rapidamente prima di essere macellati ed esportati nei paesi consumatori, soprattutto in Giappone, contribuendo all’emissione di gas serra e alla riduzione degli stock di pesce selvatico.

La società Next Tuna ha già annunciato di voler iniziare a costruire un allevamento di tonno a nord di Valencia, sostenendo che più pesce viene allevato dalle vasche chiuse, meno tonno rosso atlantico selvatico verrà catturato per l’ingrasso o il consumo immediato, riducendo la pressione sugli stock marini. Tuttavia, alcune organizzazioni del benessere animale esprimono dubbi su questa pratica, affermando che un aumento del tonno d’allevamento significherebbe un maggior consumo di pesce prelevato dagli oceani per nutrirli.

Le associazioni del benessere animale hanno anche lanciato l’allarme sull’utilizzo di antibiotici in questi allevamenti. Gli allevamenti intensivi utilizzano spesso gli antibiotici per evitare la diffusione di malattie tra i pesci, un fattore che può portare alla diffusione di batteri resistenti agli antibiotici nell’acqua e nell’ambiente circostante, rappresentando un grave rischio per la salute umana.

Tutte le conseguenze sull’ecosistema

Inoltre, l’allevamento del tonno in terraferma può causare inquinamento delle acque, sia a livello di sversamento di rifiuti organici che di produzione di acque reflue, che possono contenere sostanze tossiche. Ciò può avere un impatto negativo sulla salute degli ecosistemi acquatici e dei pesci selvatici.

L’allevamento del tonno rosso dell’Atlantico in terraferma può sembrare una soluzione al problema della pesca insostenibile, ma solleva molte preoccupazioni riguardo al benessere degli animali, all’inquinamento e all’utilizzo di antibiotici. Le aziende devono valutare questi fattori prima di pianificare un business su questa pratica e cercare di sviluppare soluzioni sostenibili che tengano conto delle ridotte risorse di pesce a disposizione. Allo stesso tempo, anche i consumatori possono fare la loro parte, scegliendo di acquistare prodotti ittici sostenibili e di aprire un dibattito sul tema dell’allevamento del tonno, in modo che si arrivare a un equilibrio tra le esigenze dell’economia, la sostenibilità ambientale e il benessere degli animali.

Inoltre, c’è anche il rischio che l’allevamento di tonno in terraferma possa diventare una nuova fonte di inquinamento ambientale. L’acqua utilizzata negli allevamenti può contenere sostanze chimiche come il rame e il cadmio, che possono contaminare le acque sotterranee e contribuire alla diffusione di inquinanti nell’ambiente circostante.

Per ridurre questi problemi, le aziende possono adottare tecniche di allevamento sostenibili, come l’uso di mangimi a base di alghe o la riduzione dell’uso di antibiotici. Inoltre, le vasche di allevamento possono essere progettate in modo da ridurre al minimo l’inquinamento dell’acqua e delle acque sotterranee.

Infine, per quanto riguarda il benessere degli animali, le aziende possono garantire alle tonnare una vita dignitosa nelle vasche di allevamento, fornendo loro spazi adeguati e sufficiente cibo e acqua pulita. Inoltre, le operazioni di macellazione dovrebbero essere effettuate in modo umano e rispettoso degli animali.

Sophie Melfi

Laureata in lettere moderne, è nata e cresciuta tra il vento sapido del mare e i fiumi marchigiani. Appassionata di trekking e dei luoghi più incontaminati, tutti da scoprire. Sostiene progetti ecosostenibili locali con curiosità e ottimismo verso una nuova prospettiva planet-friendly.

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