La torba è stata un ingrediente inserito automaticamente nei terricci in vendita nei negozi per piante per diversi decenni ma è davvero necessaria per un buon sviluppo delle radici e dell’apparato fogliare?
Entrando in un qualunque negozio di piante o in un vivaio specializzato è possibile che tu sia alla ricerca del prossimo sacchetto di terriccio per il trapianto invernale delle creature verdi di cui ti prendi cura a casa. E magari stai decidendo se prendere o meno quelli che contengono torba o lasciar perdere e passare a quelli con il compost. Perché, ormai da diverso tempo, i terricci che contengono torba stanno lentamente sparendo, sostituiti da altri composti.
Ma qual è il problema della torba? Di per sé si tratta di un materiale assolutamente naturale e non è quindi un problema utilizzarlo come componente dei terricci. Ciononostante dovremmo tutti imparare a fare a meno di questo ingrediente per alcuni motivi che vanno al di là del benessere delle tue piantine.
Aggiungere torba a un composto di terriccio per le piante in vaso significa dare alle piante ottimi nutrienti in una forma molto più sicura rispetto ad altri concimi. Perché la torba che viene aggiunta al terriccio non fa parte tecnicamente del terriccio ma è una aggiunta che rientra nel novero dei concimi. Serve infatti a cambiare innanzitutto il pH del suolo, rendendolo più adatto per esempio a quelle piante come le azalee che hanno bisogno di una acidità maggiore.
Si tratta poi di un ingrediente che può aiutare a trattenere l’umidità ed è quindi utile se il terriccio a disposizione è invece piuttosto sabbioso e quindi tende ad asciugarsi rapidamente. Con la presenza della torba si evita anche che il terriccio, oltre a mantenersi umido, si compatti troppo favorendo così la crescita di radici forti e profonde. Sembra l’aggiunta ideale ma in realtà la torba ha un grosso problema.
Come succede con alcuni dei prodotti che vengono utilizzati per le piante, la torba ha purtroppo effetti enormemente deleteri sulla salute generale del pianeta. La torba infatti viene estratta, un po’ come succede con il petrolio o il gas, dalle cosiddette torbiere ovvero dei depositi naturali che hanno prodotto questo materiale dopo millenni di decomposizione del materiale vegetale. Oltre a non essere sostenibile, e quindi a poter essere assimilata ai combustibili fossili, la torba eliminata dall’ambiente modifica anche le caratteristiche stesse di quell’ambiente. Ne è una dimostrazione il divieto che c’è da anni in Svizzera perché l’estrazione di torba stava compromettendo la salute dei laghi alpini. E anche l’attività stessa di estrazione può portare a un incremento delle emissioni di gas serra in atmosfera. Le alternative ci sono e potresti pensare per esempio di utilizzare il compost oppure la polvere di noce di cocco o anche gli aghi di pino sminuzzati.
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