Tornano al nido, ma non trovano più il loro piccolo in attesa del cibo. Nel video i dettagli dell’accaduto: una scena raccapricciante
I primi giorni di vita di un essere vivente, è risaputo, sono dei giorni in cui il nuovo nato necessita di ricevere assistenza e supporto dai suoi genitori in qualunque ambito dell’esistenza: dal procacciamento del cibo, fino alla necessità di difendersi dai pericoli. Per gli esseri umani, nella fattispecie, questa fase di dipendenza dalle figure genitoriali si estende per un periodo di tempo parecchio più lungo.
In natura, al contrario, possiamo osservare i cuccioli di parecchie specie animali che tentano di cavarsela da soli già dopo poche settimane di vita. I genitori, ovviamente, non mancano di affiancarli e di insegnar loro tutto ciò che gli sarà necessario per sopravvivere. Eppure, come già chiarito, è di fondamentale importanza che i cuccioli sfruttino le cure parentali per il maggior tempo possibile.
La triste vicenda che ci accingiamo a narrarvi, purtroppo, mostra quanto sia semplice, per un esemplare di falco di a malapena qualche giorno di vita, divenire preda di animali più grandi, che sfruttano proprio quei momenti in cui i genitori si allontanano dai piccoli per sottrarli al loro nido.
Quando mamma falco e papà falco hanno lasciato solo il loro piccolo per occuparsi della ricerca del cibo, mai avrebbero pensato che, al loro rientro, non avrebbero più trovato il cucciolo ad attenderli. Cosa era accaduto al piccolo? Il video pubblicato all’interno del nostro canale YouTube mostra la tristissima verità.
Si erano allontanati col solo scopo di procurarsi del cibo attraverso cui sfamare il loro piccolo, ignari del pericolo che si nascondeva a pochi metri da loro. Quando mamma falco e papà falco sono ritornati al nido (con tanto di preda appena cacciata saldamente impugnata con il becco), purtroppo, non hanno più trovato il loro piccolo di solamente qualche giorno ad attenderli. Cosa gli era accaduto? Chi, o meglio che cosa, li aveva privati del loro bene più prezioso?
Nel video sopra riportato – probabilmente realizzato da una telecamera appostata nella zona – si inquadra l’intera scena del rapimento. Negli istanti iniziali della clip, più nello specifico, si può intravedere un temibile gufo che, planando direttamente dall’albero alle spalle del falco, lo afferra con gli artigli e lo trascina via dal suo nido sicuro, chiaramente intenzionato a fare di lui il suo pasto giornaliero.
Ancor più straziante, tuttavia, è la scena che vediamo avvenire solamente pochi secondi dopo. Mamma falco, la prima a ritornare al rifugio, ha ancora con sé il cibo per il suo piccolo nel momento in cui si accorge che quest’ultimo non era più nel nido ad attenderla. Qualche istante dopo, anche papà falco raggiunge la famiglia con una preda addirittura più grossa, saldamente impugnata tramite il becco. Nel vedere il nido vuoto, la reazione dei due genitori è di puro smarrimento.
Pur non potendo esprimere le loro emozioni a parole, gli animali, anche con un solo sguardo, sono in grado di trasmetterci molto più di quanto sappiano fare parecchi esseri umani. Lo sguardo spaesato dei due genitori, che ispezionano l’area circostante il nido alla ricerca del loro cucciolo, è quanto di più triste vi sia capitato di osservare quest’oggi.
La storia del piccolo falco non è molto distante da quelle che vi avevamo raccontato negli scorsi giorni. Protagonisti, anche in questo caso, erano stati dei minuscoli esemplari di uccelli finiti tra le fauci di predatori più grossi e temibili. È esattamente quanto accaduto ad una cucciolata di gufetti, divenuti tragicamente prede di un furetto affamato, il quale ha atteso l’allontanamento della mamma per intrufolarsi all’interno del nido e cacciarli.
Ugualmente tristi erano state le immagini della lotta tra un cobra ed un indifeso uccellino, che vi avevamo proposto all’interno di questo articolo. Il serpente, ben più astuto e forte del volatile, non aveva esitato a trascinarlo fino a terra, fino al momento in cui non si era goduto il pasto tanto agognato. La natura, insomma, sa essere ben più crudele e spietata di quel che spereremmo possibile.
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