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Cinque ragazzi rischiano di affogare, devono dire grazie a due eroi pelosi

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Momenti di grande paura per cinque ragazzi che rischiano di affogare a Forte dei Marmi, devono dire grazie a due eroi pelosi: cosa è accaduto.

Salvataggio in mare (Facebook) – Ecoo.it

Cinque giovani si sono ritrovati in una situazione critica a circa 50 metri dalla costa, incapaci di fare ritorno a terra: l’episodio si è verificato in Toscana, a Forte dei Marmi, una delle località balneari più note delle coste del nostro Paese, ma ha fatto il giro del mondo e se ne è occupata anche la stampa estera. La comitiva era stata trascinata al largo dalle forti correnti di risacca di questi giorni nel Mar Tirreno e hanno lanciato segnali di aiuto, sperando che qualcuno li sentisse.

Cinque ragazzi rischiano di affogare a Forte dei Marmi: chi è intervenuto?

Recupero in mare (Facebook) – Ecoo.it

Sembrava davvero che nessuno li potesse aiutare, ma un ruolo vitale nel salvataggio di questi cinque ragazzi che erano trascinati al largo dalle correnti lo hanno giocato degli eroi pelosissimi, perfettamente addestrati per muoversi in questo tipo di situazioni. I cani che sono intervenuti, infatti, fanno parte della Scuola Italiana Cani da Soccorso, sezione di Firenze e Forte dei Marmi. Si tratta di due bellissimi esemplari di Golden Retriever, che a quanto pare davvero non hanno atteso neanche un istante per intervenire.

Chiaramente, quando il mare non lo consente perché molto mosso, è sconsigliato a tutti tuffarsi in acqua e a maggior ragione questo dovrebbe avvenire se non si ha esperienza. Ciò sicuramente non vuol dire che bisogna voltarsi dall’altro lato se si vede qualcuno in difficoltà in mare, per una propria imprudenza. Così Kelly, un Golden Retriever di 2 anni, e Beatrice, che di anni ne ha 5, addestrati dalla scuola di soccorso, non hanno indugiato a lanciarsi tra le onde coi propri addestratori, Sandro Petrillo e Gabriele Casini, insieme al bagnino di turno in quel momento, Riccardo Iacopetti.

La comitiva di ragazzi è stata raggiunta a nuoto e portata in salvo, con l’impegno massimo dei due golden retriever e degli altri soccorritori presenti. Il momento culminante è stato quello del ritorno a riva: un grande applauso dei bagnanti che si godevano la scena ha infatti accolto in particolar modo le coraggiosissime Kelly e Beatrice, ma anche i loro addestratori, senza i quali non sarebbe stato possibile questo tipo di intervento, ovviamente.

Perché la comitiva di ragazzi è stata trascinata via dalle correnti del mare?

I protagonisti della vicenda (Facebook) – Ecoo.it

Queste pericolose correnti sono un rischio notevole per chiunque si trovi nelle vicinanze di spiagge con onde forti. Sono particolarmente comuni anche in Italia e sono causate dal frangimento delle onde sulla riva, che subisce delle variazioni, creando appunto delle correnti di risacca che spingono lontano dalla costa le persone. Di fatto, sono la causa principale di questo tipo di incidenti molto comuni in estate e che riguardano soprattutto chi non è particolarmente abile a nuotare, ma che purtroppo possono causare molte difficoltà anche a nuotatori esperti.

Si tratta comunque di correnti facilmente identificabili, perché ad esempio si può notare la presenza di schiuma, alghe o detriti che si spostano verso l’interno e non verso la riva. In ogni caso, il consiglio è quello di nuotare parallelamente alla costa o leggermente in diagonale rispetto alla spiaggia, cercando di allontanarti dalla corrente. Ugualmente, si può attendere che questo tipo di correnti perdano di forza, per approfittarne e raggiungere la riva: detto ciò, la prima cosa da fare è quella di evitare di fare il bagno in condizioni di mare mosso e il secondo consiglio è di evitare di andare nel panico, perché questo ovviamente aggrava la situazione di difficoltà. Purtroppo, non sempre ci sono Kelly e Beatrice pronte a intervenire.

Gabriele Mastroleo

Da sempre attento alle tematiche ambientali, collaboro con organizzazioni e associazioni del terzo settore che si occupano sia di questo tema, che di altre importanti tematiche sociali. La mia unica esperienza di politica rappresentativa è stata la candidatura a consigliere comunale con un partito ambientalista.

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