Sapevi che la cannabis è vecchia come il mondo? Una recente scoperta l’ha dimostrato, ecco per cosa veniva utilizzata nel 1600.
Una notizia che ha lasciato il mondo della scienza senza parole, in alcuni scheletri risalenti al 1600 sono state ritrovate tracce di cannabis, la sostanza veniva usata per uno scopo ben preciso, ma di questo parleremo più avanti. Il tema in questione è sempre stato abbastanza controverso dal momento che stiamo parlando di marijuana, caratterizzata per essere psicoattiva, si ottiene dall’essicazione delle foglie.
In natura questa pianta è dioica, nel senso che esiste sia il genere femminile che quello maschile. Ogni varietà di cannabis produce dei principi attivi differenti che hanno effetti differenti, a seconda dell’assunzione. Attualmente, anche nel mondo scientifico, ci sono molto controversie sulla classificazione di questa pianta. Ad ogni modo gli studiosi, hanno individuato la Cannabis sativa L. che si divide a sua volta in tre differenti sottospecie, la ruderalis, la sativa e l’indica.
La cannabis è considerata una sostanza non eccessivamente pericolosa in quanto non dovrebbe creare dipendenza fisica, tra tutte le droghe presenti in circolazione è annoverata come “leggera”, in quanto se assunta in dosi apprezzabili può avere diversi effetti positivi sull’organismo. Ma su questo aspetto il dibatto è ancora aperto.
La cannabis in Italia è legale?
In riferimento alla Legge 242/2016, entrata in vigore il 14.01.2017, la cannabis è diventata legale anche in Italia. Il Parlamento ha approvato una disposizione favorevole in merito alla coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. In pochi sanno che la cannabis rientra tra le piantagioni più redditizie in termini di guadagni dal momento che 1 grammo può arrivare a costare anche 10 euro per le varietà più ricercate.
La canapa (la varietà legalizzata in Italia), ha diversi usi terapeutici, per essere assunta deve essere prescritta da uno specialista (medico) a seconda del malessere che si presenta, ad ogni modo viene adoperata per i dolori reumatici come per esempio l’artrite, ha la capacità di stimolare la fame nei pazienti con disturbi alimentari.
Una scoperta singolare, ecco per cosa veniva adoperata la cannabis nel 1600
La recentissima scoperta fatta dalla dottoressa Cristina Cattaneo, medico legale che si è occupata anche degli omicidi di Elisa Claps e Yara Gambirasio, ha lasciato il mondo della scienza senza parole.
Il tutto è stato reso noto sulla rivista «Journal of Archaeological Science», sono stati condotti alcuni test con gli gli archeotossicologi dell’Università Statale di Milano grazie al responsabile Domenico di Candia e la dottoranda Gaia Giordano. In pratica gli specialisti hanno cristallizzato i resti di una donna di 50 anni e di un ragazzo di 16 anni.
Quello che è emerso dalle indagini è stato incredibile, sugli scheletri risalenti al 1600 è stato scoperto che questi soggetti facevano uso di cannabis per uso non farmacologico, ad ogni modo, sono trascorsi ben quattro secoli, e negli scritti tramandati di anno in anno, non è fatta alcuna menzione a questa sostanza, soprattutto da parte dei medici, per cui, secondo l’esperta Cattaneo, l’uso era più che altro ricreativo.