La tracciabilità dei rifiuti viene semplificata grazie a un nuovo sistema innovativo. Si tratta del RenTRi: vediamo come funziona e da quando sarà attivo.
La mole dei rifiuti ha raggiunto picchi storici nel nostro Pianeta. Questo non fa che impattare madre natura, minata nel profondo da questo ammasso di residui ricco di sostanze nocive e inquinanti.
In tutto il mondo si cerca di correre ai ripari per trovare le giuste soluzioni con cui invertire la rotta e contenere questo fenomeno sempre più allarmante.
In quest’ottica arriva una novità tutta italiana che vede l’entrata in vigore di un sistema innovativo a tema rifiuti. Si tratta del RenTri: scopriamo di cosa si tratta.
RenTRi è una novità assoluta che porta a grandi passi avanti in Italia in materia di gestione dei rifiuti. Si tratta di una piattaforma all’avanguardia in cui la parola chiave è tracciabilità. D’altronde quello dei rifiuti è un problema urgente e questo Registro nazionale per tracciali contribuirà a contenere i loro danni (pensiamo solo alle nostre spiagge invase dai rifiuti).
Tra le tante novità per contenere i danni ambientali (scoprine qui una molto curiosa) c’è anche il RenTri che avrà un compito molto importante: raccogliere i dati sui rifiuti prodotti e renderli disponibili. Determinati soggetti saranno obbligati a queste registrazioni, il cui obiettivo è quello di snellire le pratiche cartacee in materia e inoltre contrastare eventuali illeciti.
Già nel 2009 era stato ideato un sistema simile basato sulla tracciabilità dei rifiuti, chiamo Sistri, ma che alla fine non ha mai visto la sua applicazione. Ora arriva RenTRi che rende concreta la digitalizzazione dei rifiuti portando a una grande innovazione.
Le aziende obbligate a registrare i loro non dovranno farlo in una precisa data di scadenza, ma avranno un periodo di tempo tra i 18 e i 30 mesi da quando entrerà in vigore questo sistema. Scopriamo quando accadrà.
Il sistema innovativo a tema rifiuti e tracciabilità entrerà in vigore il prossimo 15 giugno con il decreto 4 aprile 2023 n.59, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 maggio.
Mancano quindi solo dieci giorni all’introduzione di RenTRi: con questo sistema di tracciabilità si dà vita a un registro elettronico nazionale dei rifiuti. Il suo utilizzo sarà introdotto in modo graduale: si partirà dalle aziende di dimensioni più grandi, responsabili della creazione di rifiuti pericolosi e speciali, con più di 50 dipendenti.
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