Il traffico illecito dei rifiuti non è una questione che può essere ignorata da parte di chi tiene alla sostenibilità ambientale. Eppure spesso è un fenomeno di cui si ignora la consistenza. Ecco perché Legambiente ha deciso di diffondere alcune cifre relative alla questione. Si tratta di un complesso di affari pari a 43 miliardi di euro, che coinvolge 666 aziende, implicate in 191 inchieste. Il problema mette in serio rischio l’ambiente e la salute dei cittadini, anche perché nel tutto rientrano anche i rifiuti speciali e pericolosi.
Proprio per questo, per rimediare, Legambiente vorrebbe rafforzare le sanzioni per i reati ambientali di questo genere. Qualche passo avanti si farà in seguito all’introduzione del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri.
Ecco che cosa ha dichiarato a questo proposito il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza: “L’Italia, grazie all’introduzione del delitto di attività organizzate di traffico illecito di rifiuti, rappresenta oggi a livello europeo e internazionale una punta avanzata nell’azione di contrasto a questo grave fenomeno d’illegalità, ambientale ed economica.”
Inoltre la nota associazione ambientalista propone di modificare le norme esistenti, in modo che possa essere più facile il sequestro di rifiuti presso i porti e gli aeroporti.
Il coinvolgimento comunque dovrebbe essere di tutti i Paesi dell’Unione Europea, al quale dovrebbe essere esteso il reato di attività organizzata di traffico illecito di rifiuti, in modo che le forze dell’ordine internazionali possano cooperare per contrastare problema.