Avete notato che sul vostro olivo gironzolano mosche? Date un’occhiata a questi consigli utili per risolvere il problema senza ricorrere ad agenti chimici.
Coltivare piante, si sa, non è sempre la cosa più facile del mondo. Questo vale un po’ per tutte le piante, incluso l’olivo. Anche lui, infatti, può essere vittima degli insetti, in particolare della mosca. Nota come “mosca dell’olivo” fa tutto il suo ciclo di vita sull’olivo. Per fortuna, anche a questo si può trovare facilmente rimediare. Curiosi di sapere come fare precisamente?
E’ possibile liberarsene, installando delle vere e proprie trappole, una sorta di imbuti che possono rivelarsi un valido rimedio. Una soluzione alla portata di tutti che non richiede il ricorso a prodotti chimici che possono rivelarsi molto dannosi con il passare del tempo. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire di cosa stiamo parlando e come posizionare eventuali trappole che possono aiutare a risolvere il problema.
Le mosche devono essere posizionate in numero di 100 all’ettaro. Vanno messe in due momenti differenti: una prima metà a inizio giugno, periodo in cui la mosca solitamente sta già facendo una prima generazione. Con la prima trappola, si va ad abbattere la prima generazione, andando a indebolire anche le generazioni successive, dunque. Dopodiché si procederà con la seconda trappola a luglio oppure nei primi di agosto.
Ma come procedere effettivamente? Nel punto basale della trappola, quello giallo, vanno messi due prodotti. Uno attira le femmine, mentre l’altro è un feromone che attira i maschi. Una soluzione a base di deltametrina che praticamente è un parassitario.
Bisogna mettere la trappola ogni 5 piante e non solo le piante dove ci sono i fiori. Ma dove va posizionata di preciso? Va messa su un ramo abbastanza a portata di mano dove possa essere anche monitorata la situazione. L’ideale è scegliere un ramo che rimarrà per più anni.
Scegliendo un ramo “vicino”, si ha la possibilità di sganciare la trappola per controllare se l’olivo è pieno di mosche. Basterà capovolgere la trappola per notare se ci sono mosche. Ovviamente la cosa migliore è che non ce ne siano, ma se, in caso contrario, notiamo un grande numero di mosche allora è opportuno raddoppiare il numero delle trappole.
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