È arrivata la sentenza di condanna per il pastore di Montefiascone, in provincia di Viterbo, che aveva trascinato un cane con l’auto uccidendolo.
Un pastore di Montefiascone, comune della provincia di Viterbo, è stato condannato alla pena di 8 mesi di reclusione e al pagamento di una multa pari a 12mila euro. L’uomo, tre anni fa, era stato fermato dai carabinieri mentre era alla guida della sua vettura a cui aveva legato un cane trascinandolo fino ad ucciderlo.
Purtroppo, quando i militari hanno bloccato il pastore, per l’animale era ormai troppo tardi. A tre anni di distanza dal tragico episodio, è arrivata la sentenza, resa nota dalla Lav (Lega Anti Vivisezione) che ha chiesto alle istituzioni di far divenire una priorità casi simili e la rapida discussione della legge contro i maltrattamenti ai danni degli animali.
Montefiascone, trascina il cane con l’auto sino ad ucciderlo: pastore condannato
È stato condannato il pastore di Montefiascone, in provincia di Viterbo, che aveva legato il cane all’auto trascinandolo sino ad ucciderlo.
I fatti risalgono a tre anni fa, nel febbraio 2021, quando il pastore venne fermato dai carabinieri mentre si trovava alla guida della sua vettura a cui aveva legato l’animale trascinandolo per diversi metri. Purtroppo, per l’animale non è stato possibile far altro che constatarne la morte. A denunciare l’episodio l’associazione Lav (Lega Anti Vivisezione) attraverso una nota sul proprio sito.
Dopo quanto accaduto, è iniziata la battaglia legale, grazie anche alla donazione di una sostenitrice, culminata con la sentenza dei giorni scorsi. L’uomo è stato condannato a 8 mesi di reclusione e 12mila euro di multa.
Il commento della Lav
La sentenza è stata commentata dalla responsabile dell’area animali familiari di Lav, Alessandra Ferrari, la quale, si legge nella nota dell’associazione, l’ha definita come “atto dovuto di giustizia nei confronti del cane ucciso tra atroci sofferenze”. Le pene inflitte dalla legge, però, secondo la responsabile dell’associazione, sarebbero esigue e non fungono da deterrente considerati i tanti casi di violenza contro gli animali registrati negli ultimi mesi. Infine, la Lav spera che casi del genere possano presto rappresentare una priorità per la Commissione Giustizia della Camera che “da quattro mesi non calendarizza la discussione sulla nuova legge contro i maltrattamenti”.