Mettere alla prova le proprie capacità escursionistiche, unite all’immersione nella natura, pone il trekking in cima alla classifica delle attività fisiche più praticate. Ma quali sono i bastoni migliori per compiere questo esercizio? Ecco una guida completa.
Passeggiare circondati dalla natura è un esercizio fisico che dona numerosi benefici. Sia in termini di immersione nella bellezza rurale del territorio, sia per quanto riguarda il movimento. Esistono, però, in natura dei percorsi impervi e non molto praticabili con la sola passeggiata, ma richiedono un certo sforzo. In questo senso, l’allenamento di tutto il corpo avviene attraverso l’attività di trekking che prevede l’escursione in zone boscose e montuose spesso ardue.
In realtà l’attività di trekking è praticabile da chiunque ami l’aria aperta, la natura e l’esercizio fisico. Ci sono infatti dei percorsi di trekking che prevedono vari tipi di difficoltà, da facile ad esperto. Questo dipende molto dal proprio allenamento e da quanto si è in grado di far convergere una passeggiata con una piccola scalata o con degli sforzi fisici richiesti su terreni impervi, salite accidentate e discese ripide. In ogni percorso di trekking è infatti indicato il sentiero da percorrere, con tanto di mappa, rifugio dove trovare ristoro o indicazioni specifiche sul tipo di terreno su cui avverrà l’escursione. Per quanto si è allenati, spesso si ha bisogno di un aiuto in più ed è per questo che esistono i bastoni da trekking. Vediamo nello specifico a cosa servono.
Quando si intraprende un percorso di trekking, che si tratti di una persona esperta o di un principiante, la prima cosa da tenere presente sono i tipi di difficoltà che si possono presentare lungo il percorso. Si può passare da un terreno cedevole ad uno particolarmente ghiaioso, o ancora a delle salite particolarmente in pendenza che richiedono una breve arrampicata. In tutti questi casi, il solo allenamento fisico potrebbe non bastare. I muscoli della braccia, delle gambe, della schiena e lo stesso equilibrio potrebbero risentirne. Per questo motivo i bastoni da trekking vengono in nostro aiuto.
Meglio conosciute anche come racchette da trekking, questi strumenti fungono da ulteriore supporto per distribuire meglio il nostro peso corporeo. Così come possono essere d’aiuto nell’alleviare l’eventuale affaticamento degli arti, soprattutto nei casi in cui il percorso è segnatamente accidentato. Ma, proprio per la loro funzione completa di distribuzione dello sforzo e del peso, aiutano a mantenere l’equilibrio cadenzando i nostri passi e il ritmo dei movimenti. Bisogna, però, specificare che per quanto tutti i bastoni da trekking hanno la stessa funzione, non sono tutti uguali. Ci sono infatti vari fattori da tenere in considerazione prima di acquistarli, o comunque di farne utilizzo. Di seguito, una guida completa che può essere d’aiuto nella scelta dei bastoni di trekking più adatti alle proprie esigenze.
Per prima cosa, è importante considerare che i bastoni da trekking devono fungere da estensione del nostro corpo, allo scopo di supportarci. Per questo è importante che si adattino perfettamente alle nostre esigenze corporali ed ergonomiche. Di base, i bastoni di trekking sono dunque composti da uno o più materiali, da corde di fibra e dai puntali che permettono ai bastoni di aderire al terreno. In questo senso, bisogna dunque fare attenzione alle impugnature, alla regolabilità e a tutte le funzioni satelliti che possono facilitarci il compito. Inoltre, esistono anche delle componenti tecniche quali le punte, il corpo del bastone, i tipi di lacciolo e i sistemi di bloccaggio che compongono un tassello fondamentale per avere un quadro generale che aiuterà a scegliere i bastoni da trekking più adatti.
Il primo elemento da considerare nella scelta dei bastoni da trekking è il tipo di materiale. Alluminio e fibra di carbonio sono le componenti principali, anche se la loro durata e il loro impiego può essere differente in base alla loro resistenza. Solitamente quelli più diffusi sono i bastoni in alluminio, con un rapporto tra peso e resistenza nella norma e con un costo più basso rispetto invece a quelli di carbonio, più leggeri ma anche più dispendiosi. L’altro aspetto fondamentale è l’impugnatura, ovvero l’elemento che ci permette di manovrare il bastone. Solitamente le impugnature sono in schiuma, gomma o plastiche dure come il polipropilene. Ma nelle impugnature più sofisticate spesso sono anche rivestite di sughero, che contrasta la sudorazione delle mani. Le impugnature in schiuma morbida costituiscono un buon livello di isolamento termico, ma nei casi in cui c’è maggiore umidità le impugnature in gomma sono preferibili. Questo perché se quelle di schiuma sono più confortevoli, quelle in gomma sono adatte anche nelle situazioni in cui le mani sono bagnate, permettendo una maggiore presa.
In questo caso ci tornano utili i laccioli del bastone da trekking, composti da asole da infilare al polso consentendo di infondere una maggiore spinta. Composti da materiale imbottito, proprio per permettere un’impugnatura più agevole, i laccioli sono del tutto regolabili. Nello specifico sono molto utilizzati nel Nordic Walking, che a differenza del comune escursionismo viene annoverato nelle discipline sportive ed è molto più intenso. La scelta dei bastoni da trekking dipende molto anche dalla loro regolabilità, che va da un’altezza standard ad una personalizzabile in base ai terreni che ci ritroviamo a percorrere. Molto varia anche in base alla nostra altezza, con possibilità di poter regolare il bastone in base alla salita o alla discesa. Ciò è possibile solo se si sceglie il sistema di bloccaggio dell’altezza a clip, molto più semplice da regolare sul momento. A differenza del sistema a vite, che però dà maggiore sicurezza. La scelta dai due sistemi dipende dunque dalle proprie esigenze, oltre che a livello di praticità.
In quest’ottica anche il corpo del bastone può influire sulla scelta. In linea generale il corpo dei bastoni da trekking sono quelli telescopici, ovvero divisi a sezioni. Ma la lunghezza e la loro composizione dipende dalla nostra ergonomicità e dalle nostre componenti fisiche, che vanno ad influire sulla facilità del movimento. Ci sono infatti anche i corpi a innesti, i quali vengono bloccati da corde in fibra del tutto regolabili. Infine, troviamo le punte. Parte terminale del bastone da trekking, le punte sono fondamentali in base al terreno su cui camminiamo. Di base, ci sono le punte standard ma se di volta in volta i terreni che ci troviamo a percorrere presentano difficoltà differenti, potrebbero necessitare di accessori come le rondelle, tendenzialmente presenti in commercio in due diversi formati di diametro, più grandi e più piccole.
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