Avete mai sentito parlare della Triphyophyllum peltatum? Una pianta molto particolare che cambia le sue caratteristiche anche in base a dove si trova.
Le piante, si sa, riescono a nutrirsi grazie alla luce, all’acqua e alle sostanze nutrienti che si trovano all’interno del suolo. Ce ne sono alcune che, però, si nutrono addirittura di piccoli mammiferi e, in alcuni casi, anche di uccelli. Esistono anche varietà di piante che possono essere definite carnivore ad intermittenza. Sapete di quale pianta stiamo parlando? Il suo nome è Triphyophyllum peltatum.
Originaria dell’Africa, si trova soprattutto all’interno delle foreste tropicali. Questa pianta ha periodi dove si nutre come le altre piante, ma ci sono anche momenti dove si nutre di carne di insetto. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le caratteristiche di questa pianta che ha un comportamento alquanto insolito in base alle condizioni in cui si trova.
Si tratta di una pianta davvero molto rara e, per questo, molto difficile da studiare. Basti pensare che, ad oggi, esistono soltanto tre giardini botanici dove è possibile trovare questa pianta. Inoltre, per far fuoriuscire il suo lato carnivoro, è necessario che ci siano alcune condizioni.
Proprio per questo, alcune volte i tentativi non sono sempre stati un successo. Di recente, però, sono stati fatti dei grandi passi avanti. Un team di esperti è riuscito a coltivare ben 60 piante di Triphyophyllum. Per ospitare la pianta sono stati scelti dei terreni diversi: uno “di controllo” e gli altri carenti delle sostanze importanti per la crescita come fosforo, potassio e azoto. Una scelta fatta per capire se effettivamente la pianta si adattasse in base anche ad eventuali carenze.
Ogni volta che la pianta “si trasforma” in carnivora, si vedono spuntare delle foglie molto speciali con tanto di ghiandole rosse che hanno lo scopo di attirare gli insetti. Tornando allo studio, le uniche piante che hanno mostrato un’attitudine carnivora sono state quelle coltivare dove c’era una carenza di fosforo. Proprio per questo, gli esperti hanno ripetuto l’esperimento in serra e, ancora una volta, è venuto fuori che, quando manca il fosforo, queste piante iniziano a prediligere gli insetti.
Inoltre, una volta risolta la carenza, non ci mettono tanto a ritornare nello stato di “normalità”. Di conseguenza, si può definire una vera e propria pianta carnivora part-time che, quando non ce n’è più bisogno, torna ad essere una pianta come tutte che si nutre attraverso la fotosintesi.
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