Le temperature estive sono un pericolo per le batterie degli smartphone? Cosa c’è di vero e che cosa è invece una falsa credenza tecnologica
Come per qualunque altro oggetto tecnologico che entra in casa, gli smartphone e con loro le batterie che li animano, sono pensati per lavorare entro un range prestabilito di temperature. Superare in eccesso o in difetto queste temperature significa sottoporre il device a uno stress che può risultare in componenti interni danneggiati anche in maniera irreparabile. Ma che cosa c’è effettivamente di vero nei problemi che il caldo può generare alle batterie degli smartphone? È vero che se dimentichi il cellulare dentro una autovettura e lasci questa al sole la batteria può esplodere?
Gli incidenti che avvengono con gli smartphone per anomalie delle batterie punteggiano periodicamente la cronaca globale. In alcuni casi si tratta di incidenti che non hanno conseguenze ma si sono registrati invece altri incidenti che purtroppo, a seguito di esplosioni provocate da malfunzionamenti delle batterie dei cellulari, hanno anche provocato vittime. Le esplosioni, quelle registrate finora almeno, sono sempre però avvenute con il cellulare collegato al caricabatterie. Ma, ed è lecito chiedersi, la causa remota di quegli incidenti potrebbe essere imputabile a un surriscaldamento precedente della batteria?
Se possiedi uno smartphone, un tablet o un computer di qualunque tipo ti sarai reso conto che un utilizzo prolungato di questi oggetti digitali provoca un innalzamento della temperatura degli oggetti stessi. Per dissipare il calore, per esempio, i laptop e i desktop sono dotati di fessure in corrispondenza delle ventole che spingono l’aria calda fuori. Ma smartphone e tablet non sono dotati delle stesse ventole. I sistemi con cui questi strumenti digitali si raffreddano sono infatti diversi e semplicemente, il più delle volte, è la composizione stessa dei materiali della scocca che favorisce la dispersione di calore. Ma, come per qualunque oggetto, ci sono dei limiti che non andrebbero mai superati.
E si tratta di limiti di temperatura. E il motivo è molto semplice: il funzionamento stesso del device genera calore e se questo calore non viene dissipato i componenti interni iniziano a perdere colpi, possono arrivare addirittura a fondere oppure, nel caso della batteria, il calore può danneggiare il rivestimento esterno, provocare perdite di liquido o innescare incendi. Il troppo caldo, come per esempio quello che si genera all’interno dell’auto in cui magari decidi di lasciare il tuo smartphone, può essere estremamente deleterio ed è per questo che non dovresti mai lasciare lo smartphone in una vettura chiusa. Anche perché l’interno di un’auto, anche in condizioni di sole non particolarmente intenso, può raggiungere nel giro di mezz’ora i 50 gradi. Una situazione poco piacevole per essere viventi e non.
Avere lo smartphone in carica quando si esce di casa è diventato uno dei nuovi problemi della modernità. Del resto uscire con il cellulare scarico è diventato per tanti un po’ come uscire senza pantaloni. Ma le batterie degli smartphone sono comunque oggetti delicati che vanno trattati con cura. Le nuove batterie dei modelli più recenti non hanno gli stessi problemi di memoria che avevano le prime batterie dei cellulari ma pongono problemi nuovi. E uno di questi problemi è proprio il surriscaldamento che può provocare danni fino all’esplosione. Trovarsi con un cellulare all’altezza della faccia che esplode può avere conseguenze letali. Per mantenere le batterie dei cellulari in buona salute occorre quindi ricordare di lasciare in pace il device mentre è sotto carica e utilizzarlo, se necessario, solo dopo averlo scollegato.
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