Secondo quanto riportato da Affari Italiani, qualche giorno fa i Nas dei Carabinieri di Napoli hanno arrestato 19 persone con l’accusa di dopare le bufale per aumentare la produzione del latte.
In base alle indagini, emerse nel corso di un’operazione condotta contro il traffico di stupefacenti, le bufale venivano dopate con somatotropina, l’ormone della crescita, che consentiva ai bovini di produrre latte in maggiori quantità. La truffa non poteva essere portata avanti senza l’avallo medico. Infatti nel corso dell’operazione sono stati arrestati anche tre veterinari compiacenti che con le loro ricette permettevano l’utilizzo di sostanze che in Europa vengono vietate poiché ritenute non sicure.
Da sottolineare il fatto che secondo i Nas non c’è alcun motivo di creare allarmismi poiché non emergono minacce nei confronti della salute pubblica dal consumo di queste mozzarelle prodotte con “latte dopato”. Tuttavia il danno all’immagine di un prodotto doc italiano famoso come la mozzarella di bufala c’è ed è evidente. Anche alla luce di quanto successo qualche mese fa a livello internazionale, quando questo settore di eccellenza del made in Italy registrò perdite per milioni di euro.
La Terra è generosa con gli alimenti naturali che ci offre. La frode alimentare è un reato odioso poiché non solo danneggia l’immagine di un prodotto, generalmente di eccellenza , ma mina alla base quel rapporto di fiducia che dovrebbe sempre esserci tra produttore e consumatore. Soprattutto in un momento storico segnato dalla crisi economica che spinge i cittadini ad acquistare prodotti a basso costo e, spesso, di dubbia provenienza.
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