Allietano aiuole e appartamenti e sono piante da fiore apprezzate in tutto il mondo. Il motivo deriva da un’antica tradizione legata ai bulbi europei
Tutti conoscono le piante bulbose perchè, nel periodo primaverile, hanno visto in fiorai e vivai aiuole di tulipani. In primavera allietano le aiuole di parchi, giardini, terrazzi e balconi. I tulipani presentano fiori di colore e dimensioni molto differente, in base alla specie.
Tra le piante bulbose sono famosissimi i giacinti, dai fiori a grappolo verticale di colore lilla, i narcisi di colore giallo, i crochi, i muscari, le scilla e i famosissimi tulipani.
La buffa storia della “moda dei tulipani”
Pochi conoscono la storia che nel 1700 provocò in Europa, e soprattutto in Inghilterra e nei Paesi bassi, qualcosa come la febbre dell’oro che si scatenò in America. A quel tempo era di moda, tra i benestanti più che tra i veri appassionati di fiori, accaparrarsi nei mercati le ultime novità orticolturali e in fatto di piante.
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Queste erano inviate in Occidente dagli spericolati cacciatori di piante operanti nelle Americhe, in Africa, in Cina e in Giappone. Il tulipano era il fiore della casa reale di Ozman e simbolo dell’amore in Persia. In breve tempo, i Paesi bassi conquistarono il monopolio dei tulipani, al punto che all’epoca esistevano delle speciali cambiali dette “tulipani di carta” nelle quali di dichiarava di consegnare un certo numero di tulipani ad una certa data.
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Si racconta che, a proposito di queste transazioni, vi erano storie inverosimili come quelle dello scambio di un bulbo con un attacco di una quadriglia con carrozza. Ad un certo momento, tutto questo si fermo e le leggi regolarono il commercio dei tulipani.
Con il tempo, anche in Italia le piante bulbose vennero impiegate nella formazione di speciali aiuole a schema quadrato-rettangolare, intercalate da piante di limoni in vaso a orlo forte in cotto, come elemento caratterizzante del giardino di Cisterna, datato 1600 di proprietà di Francesco Gaetano, duca di Sermoneta.