Il tulipano è il fiore simbolo dei Paesi Bassi sebbene la sua origine risalga alle montagne turche e iraniane. Oggi parliamo di alcune operazioni necessarie per il loro benessere.
I tulipani sbocciano in primavera. Questo fiore particolare è di una bellezza molto suggestiva e i suoi petali esistano in diverse tonalità. Il nome della pianta, tulipano, viene dal turco e significa “turbante” per indicare la particolare forma delle corolle del fiore. Non tutti i petali sono ovoidali, ne esistono di frangiati e a punta a seconda delle zone d’origine e delle specie. Esistono poi tulipani a forma di coppa o calice.
Ma dopo la primavera, e quindi dopo la fioritura, che si fa? I tulipani sono infatti meno coriacei dei narcisi, pertanto se ci si vuole assicurare una buona fioritura per la primavera successiva, sarà necessario piantare nuovi bulbi in autunno. Dopo la prima fioritura infatti il bulbo principale inizia a produrre dei bulbi più piccoli che però non sono forti abbastanza da portare a frutto nuovi fiori.
Allora che fare? Il bulbo principale, impegnato a impiegare energie per la creazione e il nutrimento dei bulbi più piccoli, non produrrà di certo lo stesso fiore maestoso della primavera appena passata. Il buon senso suggerisce di piantare nuovi bulbi in autunno che produrranno quindi nuovi fiori in primavera. Tuttavia l’operazione richiede fatica, soldi e tempo. Esiste un modo per aiutare il vecchio bulbo nell’atto di rifiorire?
Iniziamo col dire che dopo la fioritura non bisogna assolutamente tagliare le foglie dei tulipani. Le foglie devono crescere anche a fioritura conclusa. I fiori invece, una volta appassiti, andranno tagliati con un paio di cesoie sterilizzate a un paio di centimetri dal gambo. In questo modo la pianta indirizzerà energie e sostanze nutritive a foglie e bulbo. Più a lungo le foglie restano verdi, più sostanze nutritive il bulbo potrà immagazzinare.
Verso giugno anche le foglie appassiranno. Dopo il primo anno di fioritura, appena dopo aver tagliato il fiore appassito, sarà bene concimare il terreno in cui sono disposti i bulbi. In questo modo si favorirà la buona fioritura del tulipano anche per l’anno successivo andando ad intervenire nel momento in cui il bulbo è più ricettivo nei riguardi delle sostanze nutritive.
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