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Il turismo sostenibile può essere sperimentato in forme molto differenti. Si tratta di scegliere un genere di vacanza che possa garantire una sintonia con l’ambiente naturale circostante, diventando protagonisti di una conservazione attenta degli equilibri che regolano un determinato ecosistema. In questo senso particolarmente interessante si rivelano i safari che si possono effettuare nella riserva naturale Naboisho, in Kenya. I Masai indigeni che abitano in questo territorio ottengono dei proventi, che riescono ad assicurare la continuità della loro presenza all’interno di un preciso sistema anche economico che ne sta alla base. Un esempio di come si possa valorizzare a pieno titolo una regione e un habitat.
Il parco in questione è stato fondato nel 2010 dai proprietari terrieri Masai in collaborazione con il Basecamp Foundation, un’organizzazione norvegese senza scopo di lucro, impegnata nella tutela ambientale. Il fondatore dell’ente, Svein Wilhelmsen, ha avuto modo di apprezzare il territorio durante una vacanza in Kenya e ha deciso di collaborare per far crescere questa terra e la popolazione che la abita.
Malgrado la siccità che si fa sentire, spesso decimando il bestiame, questa iniziativa sta portando dei frutti notevoli. All’interno dell’area esiste una scuola per istruire i Masai a diventare guide turistiche per i safari. Gli animali, del resto, fanno la loro parte, impreziosendo la bellezza della zona. Anche i souvenir aiutano questo popolo africano a sostentarsi.
Ad esempio è possibile rintracciare un negozio di ricordini, che sono etichettati con i nomi delle donne che li hanno messi a punto: i profitti della vendita vanno direttamente alle artefici degli oggetti. E’ un buon modo per promuovere la creazione di posti di lavoro, nell’ottica di un vero e proprio sviluppo sostenibile in una zona della Terra segnata dalla povertà.
I turisti possono restare per parecchio tempo ad osservare la fauna selvatica di questo luogo, facendo un’esperienza unica nel suo genere. Un contatto diretto con la natura, di cui beneficiano tutti. E’ la dimostrazione dei numerosi vantaggi determinati dall’ecoturismo.
In quest’area protetta sono stati attivati anche dei progetti di riforestazione e di formazione, che prevedono anche la messa a punto di orti a vantaggio dei residenti, cercando di limitare la portata dell’importazione dei prodotti alimentari.
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