Tutto ciò è stato chiarito in occasione della presentazione del calendario 2011 del Corpo Forestale che punta proprio sulla salute delle foreste. L’evento ha costituito anche l’occasione per lanciare una proposta. Si tratta della possibile realizzazione di un vero e proprio catasto che indichi tutte le aree territoriali soggette a stress idrogeologico, per consentire di mettere in atto un’opera di monitoraggio e di prevenzione più efficace. Il tutto in vista di una gestione del territorio capace di evitare i disastri ambientali.
Ben disposto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione Civile, il quale, a proposito dello stato del territorio in Italia in termini di rischio idrogeologico, ha fatto presente:
La realtà è che la cementificazione selvaggia nel nostro Paese è stato ed è un sistema, un comportamento accettato e quasi regolamentato che ha fatto in modo che si costruisse nelle aree mitigatorie dei fiumi, nelle zone di sfogo dei fiumi. E’ necessario tenere conto sempre quando si costruisce del rischio accettabile e della pericolosità nel caso di un’emergenza.
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