Un accordo che vede protagonista la Commissione Europea, potrebbe cercare di migliorare il contributo in tema di tutela dell’ambiente da parte di un segmento piuttosto inquinante, relativo alla produzione e al riciclo dei timbri, con il loro nocivo inchiostro, di difficile recupero senza costi elevati e “eredità” sul contenimento dei rischi per l’ambiente.
La Commissione Europea e il governo indonesiano hanno infatti siglato un accordo che cerca di scongiurare la produzione e l’importazione di timbri e inchiostri illegali e ad elevato tasso di inquinamento dalla parte sud-orientale dell’Asia.
L’obiettivo è quello di permettere al governo indonesiano di ricondurre le attività di produzione e di commercializzazione dei timbri verso un corretto monitoraggio, evitando che il commercio in nero di tali prodotti possa pregiudicare non solo il bilancio statale, ma anche la salvaguardia delle risorse naturali e, in particolar modo, delle foreste.
Sulla base delle intese siglate, l’Unione Europea si obbliga a importare nei propri confini del vecchio Continente esclusivamente timbri prodotti in maniera legale, cercando altresì di spingere verso la produzione di beni maggiormente compatibili con la tutela dell’ambiente.
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