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Siamo tutti morti: l’inquietante teoria che spaventa molto

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Esiste una teoria realmente inquietante che viaggia da un po’ in rete e che lega in maniera rocambolesca una serie di eventi portando però alla conclusione che dovremmo essere tutti già morti da tempo. Com’è possibile? Che basi scientifiche, se ci sono, ha questa teoria?

cosa succede quando si muore
Tristo mietitore (foto da Canva) – ecoo.it

Quelli che vengono chiamati in gergo giornalistico complottisti sono quei soggetti che si convincono che esistano una serie di poteri forti e di entità parastatali e sopra statali globali che hanno come unico scopo quello di nascondere la verità. La storia del cinema e delle serie TV è costellata di alcuni di questi personaggi. A volte le teorie del complotto vengono utilizzate come elemento narrativo mentre altre volte diventano tratti distintivi della personalità dei personaggi. Un celebre personaggio televisivo con un pallino per i complotti è il detective Munch di Law & Order.

Ma oltre ai personaggi televisivi e cinematografici esistono realmente nel mondo persone convinte che per esempio la Terra sia piatta, che non siamo mai stati sulla Luna, che i cambiamenti climatici non esistono e sia solo una grande bugia raccontata chissà per quale motivo. Una teoria che in qualche modo sembra legare proprio i cambiamenti climatici ad una grande scoperta scientifica ci vorrebbe tutti già morti da un bel po’ e tutti sospesi in quella fase che sta per trasformarsi nell’oblio eterno.

Tutti i morti, l’inquietante teoria dei sette minuti

Secondo questa teoria difficile da credere, ci troviamo tutti in quei sette minuti in cui il cervello dopo la morte ripercorre come in un lungo sogno tutta la vita che è stata vissuta. La dimostrazione scientifica che qualcosa avvenga nel cervello dopo che è stata dichiarata la morte viene da alcuni dati registrati presso un ospedale canadese dove, a marzo del 2020, alcuni dottori di una unità di terapia intensiva si sono accorti che il cervello di una persona collegata al supporto vitale ha continuato a lavorare emettendo onde come nella fase REM per sette minuti dopo che il supporto vitele stesso era stato staccato.

Fisica (foto da Canva) – ecoo.it

Questo episodio si è sparso rapidamente in rete e si è inserito sulla teoria che avremmo scoperto il famoso Bosone di Higgs, quello che qualcuno ribattezzato la particella di Dio, la cui individuazione avrebbe segnato la fine del mondo. Il Bosone di Higgs è quello che spiega la presenza delle altre particelle e secondo il grande fisico Stephen Hawking la fine di tutto ciò che conosciamo nell’universo potrebbe avvenire proprio a causa di una fluttuazione quantica che dovrebbe coinvolgere il bosone. Ma secondo la teoria che circola in rete questa fine del mondo è già avvenuta e noi stiamo semplicemente rivivendo la nostra vita in un lungo carosello.

L’unica cosa vera in questa agghiacciante teoria

Incendio (foto da Canva) – ecoo.it

Qualcuno potrebbe obiettare che non è nei fatti possibile spiegare e dimostrare se non stiamo tutti vivendo un sogno collettivo, se non siamo in una realtà parallela, o se non siamo effettivamente tutti già morti e stiamo solo sognando. Quello che però non si può obiettare, anche se qualcuno comunque ci prova, è che negli ultimi anni i cambiamenti climatici hanno provocato una serie dopo l’altra di cataclismi che stanno devastando il pianeta e mettendo a serio repentaglio la sopravvivenza della nostra specie e delle altre specie che abitano la Terra. Forse, quindi, anziché rifugiarsi nelle teorie del complotto che potrebbero per qualcuno spiegare la realtà, sarebbe meglio agire per evitare di trovarsi a vivere incubi ad occhi aperti.

Valeria Poropat

Valeria si occupa da anni di ecologia e per Ecoo cerca di trovare tuttio ciò che c'è di buono nel rapporto tra uomo, natura e tecnologia

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