Anche gli uccelli migratori hanno bisogno di riposo: uno studio tedesco conferma il benessere delle pause durante il movimento fisico
Osservare gli uccelli che durante la stagione fredda iniziano a spostarsi verso Sud è una consuetudine annuale, che l’essere umano sostanzialmente averte come la fine della bella stagione o come la bellezza di tutti quei volatili che ‘decorano’ il cielo. Se si andasse un po’ di più oltre il proprio sguardo si potrebbe comprendere meglio l’entità del viaggio che gli uccelli devono affrontare durante la migrazione. Volare tutto il giorno, per spostarsi di continente in continente. Migliaia di chilometri in un tempo relativamente ristretto.
Gli studiosi sono molto affascinati dai meccanismi migratori degli uccelli. In particolare, con la convinzione che studiando il lavoro eccessivo sotto sforzo dei volatili, e la capacità di autoconservazione quando si arriva a una fatica così estrema, si possano inserire dei paralleli con il lavoro fisico ed i tempi di riposo dell’essere umano. Ed in particolare uno studio tedesco, dell’università di Lund, mette in luce degli aspetti fondamentali sui bioritmi degli uccelli durante la migrazione.
Uccelli, la necessità di riposo durante la migrazione
Il fenomeno migratorio in quanto necessità è stato ampiamente studiato. Meno cosa accade agli uccelli durante la migrazione. L’intenso sforzo fisico porta ad un certo punto la necessità di riposo per qualche giorno. Questo era stato motivato dal bisogno di rallentare il battito cardiaco e di acquisire un po’ di massa grassa come scorta per portare a termine il viaggio. Mentre lo studio di Arne Hegemann, biologo dell’Università di Lund, ha focalizzato l’attenzione sul lavoro del sistema immunitario durante il riposo dalla migrazione. “Questa è la prima volta – afferma Hegemann – che ciò è stato dimostrato negli uccelli migratori selvatici. Il nostro studio mostra che le soste degli uccelli migratori servono ad altri scopi, oltre al semplice ‘rifornimento’. Hanno anche bisogno di altri sistemi fisiologici per riprendersi”.
Il parallelo con l’essere umano
E questo può dare delle indicazioni importanti anche sul funzionamento del corpo umano. La necessità degli uccelli migratori di riposare, anche per migliorare il proprio sistema immunitario e diventare più resistenti, può essere spostata sull’essere umano. L’intensa attività fisica necessita delle soste, per consentire al fisico di rimettersi in sesto. Non è necessario molto tempo, bastano un paio di giorni di riposo.