Gli uccelli più pericolosi del pianeta: non vorresti mai incontrarli

Becchi ed artigli non hanno mai fatto così paura, ecco gli uccelli più pericolosi che popolano il nostro pianeta e che è meglio non incontrare.

Gli uccelli sono generalmente associati a grazia e bellezza, i piumaggi colorati e il loro canto riescono a catturare l’attenzione di chi li osserva, tanto che negli ultimi anni sempre più persone si sono interessate al birdwatching. Osservare queste creature magnifiche è un dono prezioso, eppure alcune specie possono nascondere aspetti incredibilmente pericolosi.

L’aspetto straordinario di questi pericolosi uccelli non deve ingannarvi, tra questi ci sono uccelli magnifici ed eleganti, mentre per altri una sola occhiata potrebbe già farvi capire che si tratti di un predatore. Ognuno ha caratteristiche diverse non solo fisiche, ma anche di approccio alla caccia completamente diverso. Dal meno temibile al più pericoloso li scopriremo proprio in questo articolo.

Letali e spettacolari, se li incontri scappa a gambe elevate

Il primo uccello di cui vogliamo parlarvi è originario dell’Australia, e il suo aspetto seppur affascinante potrebbe incutere timore a causa della sua grandezza. Quasi due metri di altezza ed un peso che si aggira intorno ai 70 kg, Il Cassowary è il secondo uccello più grande al mondo dopo lo struzzo. Questo gigante è caratterizzato da un piumaggio nero, testa di un brillante blu e un singolare copricapo carnoso sulla testa. La sua natura schiva e l’incredibile forza lo rendono tra le creature più temute del regno animale. Attacca solo se minacciato, e quando lo fa è capace di sballottolare in aria le sue prede con gambe robuste dotate sulle zampe di un affilato artiglio.

Se il Pitohui, il secondo uccello della nostra classifica, fosse valutato solo per la sua bellezza, potrebbe essere scelto come un simbolo vivente di vivacità e colore. Tuttavia, questo uccello canoro, nativo delle foreste pluviali della Nuova Guinea, cela un segreto: è uno degli uccelli più velenosi al mondo. La sua letalità è concentrata nella pelle e nelle piume, contenenti potenti neurotossine. Queste sono state sviluppate come meccanismo di difesa e protezione dai predatori. Il veleno sprigionato quando lo si accarezza non è letale per un essere umano, ma è sufficiente a creare irritazioni e dolori tipici di un lieve avvelenamento.

È questo l’uccello più pericoloso

Al vertice della scala di letalità si trova l’iconica aquila calva, simbolo degli Stati Uniti. Le sue caratteristiche sono note a tutti: un piumaggio bianco sulla testa, un becco robusto e artigli taglienti in grado di afferrare prede con una potenza straordinaria. Con un’apertura alare di ben due metri e una vista acuta e precisa, l’aquila calva è di certo un letale cacciatore dei cieli. Grazie a questi strumenti l’aquila calva riesce a nutrirsi di pesci e piccoli mammiferi (inclusi i cani), ma non disdegna le prede più grandi come i cervi. Un predatore potente e temibile che si classifica al primo posto come uccello più pericoloso al mondo.