Questa mattina, nel corso della sessione Plenaria in occasione della Giornata dell’Europa, è intervenuto il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
È iniziata la sessione Plenaria del Parlamento Europeo in occasione della Giornata dell’Europa che si celebra proprio oggi. Durante la seduta è intervenuto il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha parlato dell’immigrazione chiedendo una soluzione rapida.
Scholz ha poi spostato il focus dell’intervento sulla Guerra scoppiata in Ucraina a febbraio dello scorso anno affermando che l’Europa dovrebbe rimanere ferma sulla propria posizione continuando a sostenere il popolo ucraino nel tentativo di fermare le ostilità.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è intervenuto nel corso della plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo che si sta tenendo in occasione della Festa dell’Europa che ricorre oggi, martedì 9 maggio e ricorda l’anniversario della Dichiarazione Schuman nel 1950.
Tanti i temi toccati da Scholz durante il suo discorso al Parlamento dal Patto di stabilità, al flusso immigratorio sino alla Guerra in Ucraina. In merito alla crescita dell’immigrazione, il cancelliere, riporta la redazione di Repubblica, ha spiegato come sia necessaria una soluzione in tempi rapidi e senza temporeggiare aspettando che “questa solidarietà ci piova dal cielo”. Il cancelliere ha poi ribadito il suo impegno in tal senso per arrivare ad alcuni progressi già prima delle Europee e spiegato che bisognerà gestire al meglio, mantenendo i valori del Continente, il flusso migratorio legale dato che molti Paesi hanno bisogno di lavoratori.
Durante il suo intervento, il cancelliere ha parlato del conflitto in Ucraina affermando che il popolo ucraino, purtroppo, sta pagando con la vita la decisione di Putin di invadere. Scholz ha poi aggiunto che l’Europa non deve farsi intimidire e rimanere ferma sulle proprie scelte continuando a sostenere l’Ucraina. “Nessuno – ha proseguito, come riporta la redazione di Repubblica – vuole tornare ai tempi in cui nel Vecchio Continente vigeva la legge del più forte con i Paesi più piccoli che dovevano sottomettersi a quelli più grandi”
Il politico tedesco ha poi concluso affermando che il messaggio da far passare oggi, proprio in occasione della Festa della Repubblica, è quello secondo cui il passato non trionferà sul futuro e questo futuro è l’Unione Europea.
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