Il loro ultimo avvistamento risale al 2008, oggi il dugongo viene dichiarato ufficialmente “funzionalmente estinto”. Cosa significa?
Sempre più animali sul Pianeta sono a rischio o vengono ufficialmente dichiarati estinti. Tragiche conseguenze del grande impatto che l’essere umano ha su ciò che lo circonda. Dalla pesca, alla caccia, il bracconaggio, i cambiamenti climatici e la diminuzione degli habitat, gli animali si ritrovano a dover sopravvivere in un mondo che non è più come lo conoscevano e non riescono ad abituarvisi così in fretta da poter salvare la propria specie.
Purtroppo, ancora un animale è stato dichiarato ufficialmente “funzionalmente estinto”, ovvero il dugongo, anche chiamato “mucca di mare” in Cina. Dopo una lunga ricerca lungo le coste del Paese che non ha riportato nessun riscontro positivo si è arrivati alla conclusione di non poter far altro. Il loro ultimo avvistamento risaliva al lontano 2008. Ma cosa significa funzionalmente estinto?
Dugongo è “funzionalmente estinto”
Quando si dichiara una specie “funzionalmente estinta” si intende il non essere più in grado, da parte della specie, di potersi riprodurre con efficacia. Ma non solo, infatti può anche indicare che in numero degli esemplari sia talmente basso da non garantire una variabilità genetica sufficiente, o ancora che la specie stessa non ha più un ruolo importante o marginale all’interno dell’ecosistema che abita.
Quest’ultimo è il caso del Dugongo. L’animale viene soprannominato “mucca di mare” a causa della sua stazza tozza, compatta e di importante grandezza. Erano animali parecchio pigri che trascorrevano le proprie giornate galleggiando con altri 3 o 4 esemplari. Non era difficile individuarli e come già detto il loro ultimo avvistamento risale all’ormai lontano 2008. Già dagli anni ’70 la specie era stata dichiarata a rischio estinzione. Le motivazioni sono sempre le stesse purtroppo, riduzione habitat, pesca, scontri con imbarcazioni.
“Attraverso interviste, abbiamo raccolto informazioni preziose che in precedenza non erano disponibili per effettuare valutazioni basate sull’evidenza dello stato dei dugonghi nella regione” ha dichiarato la professoressa Heidi Ma che insieme al professor Samuel Turvey sono gli scienziati coordinatori del team di ricerca internazionale che ha svolto lo studio sui dugonghi. “Questo non solo dimostra l’utilità delle conoscenze ecologiche per comprendere lo stato di conservazione delle specie” continua la professoressa “ma ci aiuta anche a coinvolgere le comunità locali e ad indagare sui possibili fattori che determinano il declino della fauna selvatica e sulle potenziali soluzioni per scongiurarlo“. “La probabile scomparsa del dugongo in Cina è una perdita devastante. La loro assenza non solo avrà un effetto a catena sulla funzione dell’ecosistema, ma fungerà anche da campanello d’allarme” è ciò che ha aggiunto Turvey, spiegando come le specie si possano estinguere ancor prima che si possa fare qualcosa per tentare di salvare.