Proprio per questo sul caso è intervenuto il Ministero della Sanità olandese. Marian Bestelink, portavoce del Ministero, ha spiegato che c’è la certezza del fatto che il batterio individuato non corrisponde alla variante mutata dell’Escherichia coli che si è rivelato in molti casi letale. Il batterio killer, secondo la Coldiretti, ha messo in crisi il settore agroalimentare. Non si deve tra l’altro dimenticare che, tra realtà e psicosi, anche l’agricoltura italiana ha perso 100 milioni di euro.
Danni economici ingenti quindi, che non si possono affatto ignorare. Per questo a causa del batterio killer sono stati chiesti a ragione interventi per gli agricoltori. Per precauzione i consumatori sono stati avvertiti e in ogni caso si è deciso di ritirare dal mercato i germogli di barbabietole olandesi.
Un senso di responsabilità che andrebbe applicato in ogni situazione e non solo nei casi di emergenza, a favore della sicurezza alimentare. Si tratta solo di mettere in atto strategie volte all’impegno collettivo.
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