Un incontro tra un uomo e un serpente in un giardino sembrava una storia già scritta e invece si è trasformata in una tragedia sfiorata con l’animale che quasi uccide il giardiniere
Durante la primavera e l’estate se possiedi un giardino è molto probabile che tu possa fare qualche incontro con vari e svariati rappresentanti della fauna selvatica della zona in cui vivi. Il più delle volte si tratta di incontri innocui con qualche topolino spaventato dal rumore dell’attrezzatura ma può anche capitare di trovarsi invece faccia a faccia con animali ben più pericolosi e che vanno lasciati in pace.
Tra quelli che vengono in mente subito come abitanti di parchi e giardini da annoverare tra le creature pericolose ci sono ovviamente i serpenti. In Italia, come nel resto del mondo, esistono alcune specie di serpente totalmente innocue ma altre sono invece molto pericolose, perché dotate di ghiandole velenifere che rilasciano sostanze neurotossiche letali in pochi minuti. Nel mondo, uno dei serpenti più famosi in assoluto che appartengono a questa seconda categoria è di certo il crotalo adamantino che è protagonista di questa assurda storia che viene dal Texas.
Il racconto è stato registrato da una delle testate più importanti in ambito scientifico: il National Geographics. E anche se sembra un racconto dell’orrore, occorre subito chiarire che si tratta di un incidente che ha invece più di qualche possibilità di ripetersi. La storia, come accennato, si è svolta in Texas luogo di nascita del crotalo adamantino, chiamato anche semplicemente serpente a sonagli.
Un animale dalle abitudini tranquille e dall’indole sempre piuttosto schiva ma che, se disturbato, può colpire mordendo e rilasciando attraverso le ghiandole velenifere una tossina che uccide in pochi minuti. Deve essere stata quindi la paura di trovarsi faccia a faccia con questo animale che ha convinto un uomo che faceva lavori di giardinaggio a decidere di uccidere il serpente anziché cercare di cacciarlo via. L’uomo ha quindi decapitato il serpente e si stava preparando per mettere in un sacco della pattumiera i resti dell’animale. Ma, con una scena degna di un film dell’orrore, la testa è scattata intorno alle dita dell’uomo rilasciando il veleno.
Ma come è possibile che una testa di serpente priva del corpo possa mordere e rilasciare veleno? In realtà la spiegazione è piuttosto semplice ed è la stessa che spiega perché molti animali se vengono privati della testa continuano per qualche minuto a muoversi. Si tratta di riflessi che sono scritti nel codice genetico degli animali e che fanno sì che i nervi abbiano alcuni compiti che portano a termine anche se il sistema nervoso centrale non invia impulsi.
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