Dopo 52 anni l’uomo – e la donna – tornano sulla Luna. La missione, prevista verso la fine del 2024, è stata annunciata dalla Nasa
La Luna è sempre stata un miraggio per l’uomo. Quella palla luminosa che sin dall’antichità ha illuminato le notti dell’essere umano è sempre sembrata più prossima delle stelle. Solo che non si mostra sempre. Lo studio dei cicli lunari è stata una delle prime ricerche utili per la navigazione e per l’agricoltura. Fondamentale il suo ruolo nella crescita delle piante. Ed anche la correlazione tra Luna e marea. Cosa che ha permesso agli uomini del passato di prevenire eventi catastrofici in mare. E nel 1969 il primo allunaggio. Evento di portata storica e mondiale, che ha fatto sognare all’uomo di poter un giorno poter viaggiare sul satellite terrestre.
Ed invece, a quasi sessant’anni dall’evento non sono state molte le missioni con esseri umani che arrivassero sulla Luna. E le teorie più complottistiche dicono che non ci siano mai state. Ed ora a trombe di festa viene annunciata la prossima missione, 52 anni dopo quella dell’Apollo, nel 1972, che riporta come in precedenza la bandiera statunitense.
Cinquantadue anni dopo la missione precedente, gli astronauti tornano sul suolo lunare. Ed è un’attesa davvero elettrizzante, non solo per coloro che effettivamente porteranno a termine il viaggio, ma anche per tutte le persone che lo seguiranno qui in diretta. Non c’è dubbio che la missione sarà attrezzata in modalità comunicativa il più possibile estesa. Durerà 10 giorni in tutto ed è prevista per la fine del 2024. Il giro della Luna arriverà fino alla parte oscura, dunque la più lontana dalla Terra. E per la prima volta sarà presente, insieme ad altri tre colleghi maschi, anche una donna, l’ingegnere statunitense Christina Koch.
Durante il Johnson Space Center di Houston, Bill Nelson, ex astronauta statunitense ed Amministratore della NASA dal 2021, ha annunciato la missione: L’equipaggio di Artemis II rappresenta migliaia di persone che lavorano instancabilmente per portarci alle stelle. Questo è il loro equipaggio, questo è il nostro equipaggio, questo è l’equipaggio dell’umanità. La missione Artemis II non porterà solo loro, ma anche la speranza di milioni di persone di tutto il mondo“.
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