Le uova non più commestibili possono essere molto rischiose per la salute. Oltre alla data di scadenza indicata, ci sono altri modi per capire se le uova sono marce
Da qualche anno a questa parte esiste una maggior sensibilità diffusa verso lo spreco alimentare. Un po’ la recessione economica, ed un po’ anche la conseguenza d numerose campagne informative. Al punto che in alcuni paesi europei esistono delle vere e proprie leggi contro lo spreco alimentare. Il problema domestico si pone quando si ha un cibo da supermercato ben oltre la data di scadenza. Nella maggior parte dei casi si può fare un esame olfattivo e gustativo per capire se è ancora buono. Con le uova, ad esempio, è più complicato. Sono chiuse nel guscio, e questo non consente di capirne l’integrità fino a che non sono state aperte.
Si consiglia di tenere le uova sempre nel firgorifero. Uno dei maggiori fraintendimenti è nel fatto che nei supermercati il reparto uova è posto sugli scaffali e non nel frigo. Questo perché i supermercati generalmente mantengono per tutto l’anno una temperatura più bassa degli appartamenti. In casa, invece, date le escursioni termiche, è consigliabile tenere le uova sempre nel frigo, nella zona alta che fredda maggiormente.
Ovviamente la prima mossa da fare è controllare la scandenza indicata sulla confezione delle uova. Per legge è indicata anche la data di deposizione del prodotto. Generalmente la scadenza è più o meno un mese dopo la deposizione delle uova. Può capitare di averle abbandonate in frigo. Se perfettamente conservate, le uova possono essere buone anche fino a due settimane successive la data di scadenza. Ovviamente consumate ben cotte. Le uova crude possono essere solo che freschissime. Infatti con le uova non si deve scherzare. Consumare un uovo non più integro, mette a rischio, oltre che ad intossicazione alimentare, anche a infezione da salmonella o E. coli.
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Esisstono dei metodi più o meno attendibili per capire se un uovo può essere mangiato. Il primo, anche se sembra il segreto della nonna, in realtà è un’evidenza scientifica. Inserire l’uovo crudo con il guscio nell’acqua. Se galleggia, allora è da gettar via, se invece va a fondo è ancora buono. Non è una magia. Quando si sviluppano sostanze dannose e tossiche all’interno dell’uovo, la materia liquida genera dei gas che tendono a fuoriuscire dalla buccia semiporosa dell’uovo. Quindi esso sarà più leggero del peso specifico dell’acqua e galleggerà.
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In alternativa si può scuotere l’uovo e sentire se ci sono rumori: questi sono il segnale di uova non più commestibili. E per finire, affidarsi ai sensi primordiali quali l’olfatto. Dopo aver aperto l’uovo, lo si può odorare. L’uovo crudo marcio, a causa della presenza di idrogeno solforato (H2S), emana un cattivo odore molto intenso. Per cui sicuramente è da gettare via. Queste sono indicazioni generali. La cosa migliore rimane consumare le uova più fresche possibili.
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