Le uova rappresentano una preoccupazione per molte persone in quanto potenziale veicolo di agenti patogeni, ma quasi tutti fanno un grave errore: il motivo per cui non andrebbero riposte nello sportello frigo
Tra gli alimenti che destano maggiore preoccupazione nei consumatori, le uova ricoprono un ruolo di rilievo. Utilizzate per numerose ricette, alcune facenti parte della tradizione culinarie italiana a livello storico, sono imprescindibili nella cucina locale. Tuttavia il potenziale patogeno di questo nutriente e versatile alimento ha un’incidenza evidente, sfociando in alcuni casi in vere e proprie tossinfezioni. Un relazione di eventi perlopiù di sapienza comune, a causa delle probabilità inquinanti a cui l’uovo è sottoposto.
Il pericolo maggiore a cui si può andare incontro è l’infezione da salmonella, che comporta rischi rilevanti per la salute. Nausea, vomito, dolori addominali e in alcuni casi persino febbre, sono i sintomi più comuni in caso di insorgenza, particolarmente pericolosa per i soggetti più fragili. Ma nonostante le generali e comuni conoscenze, esistono alcuni errori molto diffusi che aumentano il rischio di probabilità di incorrere in agenti patogeni e batteri. Uno in particolare si rivela generalmente adottato, mettendo a rischio anche altri cibi, e riguarda la conservazione.
Con la definizione “salmonella” ci si riferisce ad un gruppo di batteri che causano la tossinfezione più temuta in campo alimentare, proprio per gli effetti sgradevoli e in alcuni casi pericolosi che determina. La salmonellosi colpisce in modo inevitabile l’apparato digerente, provocando sintomi più o meno gravi, come nausea, vomito, debolezza, dolori addominali e febbre, mettendo a repentaglio la salute dell’organismo. Com’è noto, un particolare alimento a farsi carico di veicolare tale trasmissione è proprio l’uovo, estremamente utilizzato nella cucina italiana.
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Ingrediente principe di pietanze cotte e crude, base principale di molte salse e alimenti freschi, le uova sono estremamente utilizzate in cucina per la preparazioni di piatti tradizionali, ma anche gourmet. Per queste ragioni, la loro presenza nel frigorifero è pressoché immancabile, proprio per non esserne mai sprovvisti all’occorrenza. Ed è proprio nel metodo di conservazione che si nasconde l’errore più comune, potenzialmente pericoloso anche per gli altri alimenti. Si tratta dell’abitudine di riporre le uova nell’apposito scomparto delle quali presenta la sagoma, proprio negli spazi dell’anta del frigorifero.
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Un comportamento rischioso, perché il rischio patogeno delle uova si annida proprio sul guscio, che rimane a contatto con agenti inquinanti. A tal proposito, la corretta manipolazione e conservazione delle uova si rivela cruciale al fine di scongiurare pericoli. Per riuscirci, è necessario lasciare le uova protette all’interno della loro confezione, impedendo il contatto con altri alimenti, e in un ripiano intermedio del frigorifero. La temperatura ideale per mantenerne la freschezza è infatti quella di 4/5 gradi, mentre quella che caratterizza lo spazio sagomato sopracitato ne presenta una maggiore.
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