Uragani, tifoni e cicloni imperversano ovunque, ma lasciano al di fuori del loro raggio di azione l’equatore: andiamo a scoprire come mai e quale sia la motivazione scientifica.
Uragani, tifoni, cicloni sono tutti eventi atmosferici definibili tempeste tropicali e la differenza nei loro nomi dipende dal luogo in cui si manifestano. Il Nord Atlantico e il Pacifico nord-orientale ospitano gli uragani, mentre nel Pacifico occidentale si palesano i tifoni. Dall’altra parte del mondo nell’Oceano Indiano, invece, i protagonisti sono i cicloni. Sono violenti movimenti rotatori di masse d’aria, in combinazione con un moto di traslazione, intorno ad un centro di bassa pressione.
Questi eventi estremi si generano a seguito del verificarsi di un complesso di fenomeni atmosferici collegati e determinati dalle alte temperature tropicali. Sono proprio le elevate temperature delle acque ai tropici che innescano il meccanismo, creando dei centri di minima pressione in cui entra l’aria. In queste zone convergono i venti forti che provocano un moto a spirale detto vortice, creando la tempesta. Le nuvole si scaricano della pioggia accumulata, alimentando di fatto la tempesta che è nata al di sotto.
Mai a cavallo dell’equatore
Esiste una zona però che non è soggetta a questo tipo di fenomeni atmosferici violenti. E’ detta ” zona delle calme equatoriali” e qui convergono i venti alisei che provengono dai due emisferi. Ma qui l‘effetto Coriolis, innescato dalla rotazione della Terra attorno al proprio asse, si annulla. Infatti è l’interazione che si innesca tra questa forza, l’attrito dell’aria e le diverse pressioni tra le zone dell’atmosfera a provocare il turbinare tipico degli uragani.
Inoltre il senso di rotazione di questi straordinari eventi atmosferici è antiorario nell’emisfero a nord e orario in quello a sud, per effetto della rotazione terrestre. Per cui gli uragani non possono spostarsi attraversando l’equatore perché, per farlo, dovrebbero invertire il senso di rotazione all’opposto rispetto a quello della partenza. Infatti se un uragano si avvicina all’equatore man mano perde forza e si estingue senza poterlo attraversare.
Il paradosso
Il fatto che in prossimità dell’equatore non si possa formare un uragano è in fondo un paradosso visto che lì, il calore oceanico alla base dell’innesco degli uragani, è massimo. Infatti, in questa zona gli elevati riscaldamenti della superficie degli oceani provocano una forte evaporazione e per questo una gran quantità di temporali, ma mai dell’intensità e della violenza che caratterizzano eventi come gli uragani. La fisica della terra e dei sistemi tropicali è tale da rendere impossibile questa eventualità.