È stato il sesto uragano più forte che sia mai registrato, ed il terzo che abbia colpito gli Stati Uniti. Katrina ha prodotto quasi 2mila vittime.
Gli eventi climatici estremi non sono una novità. La preoccupazione è che di anno in anno diventano più frequenti, e con i cambiamenti climatici in atto la situazione non può che peggiorare. Gli uragani sono delle formazioni meteorologiche presenti nelle aree tropicali principalmente, che sono caratterizzati da centro di bassa pressione ed un contorno di eventi temporaleschi. Ciò che li rende distruttivi è la spaventosa velocità ed intensità del vento e delle tempeste, capaci di radere al suolo tutto ciò che attraversano. Katrina è rimasto nella storia.
Gli uragani, come gli altri eventi climatici estremi, generalmente per semplicità di informazione vengono chiamati con un nome di persona, che nel passato era solo femminile, e poi è arrivata anche la parità di genere. La nomenclatura degli uragani ruota ogni sei anni. Dunque ciclicamente si ripropone lo stesso nome. Ad eccezione di quelli maggiormente catastrofici che vengono depennati dalla lista. E Katrina, con le sue 1.836 vittime, è uno di questi.
La storia di Katrina
Katrina è durato una settimana. Ben sette giorni di uragano che ha attraversato diversi stati degli Stati Uniti. Dal 23 Agosto al 31 Agosto 2005. Non è stato possibile fino all’ultimo momento prevedere l’intensità del ciclone, né tantomeno mettere in atto azioni preventive adeguate. Katrina ha attraversato le Bahamas, la Florida, la Louisiana, il Mississippi e l’Alabama, viaggiando ad una velocità massima di 280 Km/h.
In termini economici è stato considerato il più grande disastro naturale degli Stati Uniti, il secondo come numero di vittime dopo quello del 1928. Il 23 agosto Katrina è partito dalle Bahamas, come depressione tropicale. Il giorno dopo le autorità si sono accorte della gravità di Katrina e gli hanno assegnato l’etichetta di tempesta tropicale e dato il nome. Arrivato in Florida, ed avvicinandosi al Golfo del Messico, Katrina è diventato uragano, ed ha progressivamente iniziato a colpire tutte le aree interessate dal suo passaggio. Il centro del ciclone, intorno al 27 di agosto, ha diminuito la sua intensità. ma questo fenomeno ha portato ad un ampliamento incredibile della sua portata. È rimasto uragano fino al Mississippi, che ha raggiunto il 29 agosto, per poi indebolirsi gradualmente.
Le conseguenze del ciclone
Inizialmente non era stato possibile prevedere quanto gli argini potessero tenere gli allagamenti. In seguito ai quali la maggior parte delle vittime è deceduta. Dai rapporti, resi pubblici nel mese successivo, Katrina ha devastato oltre 230mila kilometri quadrati di suolo statunitense, comportando devastazione e danni economici incalcolabili, oltre ad aver procurato migliaia di vittime. Nel mese si settembre è stato istituito lo stato di emergenza per supportare le aree interessate in una lenta e difficile ricostruzione.