Direttamente dalla Casa Bianca nuove indicazioni per convertire le aree estrattive in parchi per le energie rinnovabili
Gli Stati Uniti hanno preso una decisione importante in veste green. La dipendenza dai combustibili fossili è ancora piuttosto forte. Sono presenti ancora 17.750 siti minerari circa, con un’estensione pari a 1,5 milioni di acri. Tutte queste aree non solo continuano a produrre energie non pulite. Ma si trovano tra le zone più depresse degli Stati Uniti, dove la sempre più ridotta attività, dato l’avvicendamento in corso, ha generato disoccupazione e povertà.
Molti siti sono completamente inutilizzati ed abbandonati. Ed allora da qui il progetto di conversione in luoghi produttori di energie pulite. Gli stanziamenti sono ingenti. Miliardi di dollari sotto forma di bonus e detrazioni fiscali sono previsti per i progettisti e gli sviluppatori che intendano impegnarsi nella riconversione delle vecchie comunità energetiche, che per decenni hanno alimentato il Paese. Ed anche dalla Casa Bianca arrivano 450 milioni di dollari tramite la Bipartisan Infrastructure Act.
Le aree delle miniere
Questo progetto macroscopico non serve solo ad implementare nuove energie rinnovabili, necessarie al compimento – o almeno al tentativo – della transizione energetica. Ma anche a risollevare le sorti di aree del Paese che si sono sempre basate sull’economia estrattiva, e che dalla chiusura di determinate miniere hanno visto l’inizio del tracollo economico. Alcuni terreni minerari sono stati completamente abbandonati, ed ora sono fatiscenti in ricordo di un passato economico fantasma neanche troppo lontano. Ed è per questo che il Governo e le start up energetiche vogliono scommettere su queste aree. Anche per risollevare un’economia ormai in condizioni di discesa libera. Ed i 450 milioni di dollari dalla Casa Bianca saranno particolarmente indirizzati a chi vuole investire in quelle aree.
Le attività estrattive e le rinnovabili
Una delle problematiche legate alle energie rinnovabili è l’occupazione di spazio. Questo problema riguarda maggiormente l’Europa. Tuttavia a quanto pare gli Stati Uniti hanno trovato una parziale soluzione piuttosto comoda. Le aree abbandonate, simbolo dell’energia più inquinante si riconvertono in produzione di energia pulita. Dal carbone alle rinnovabili. Ed il mercato statunitense sta scommettendo parecchio su questo tipo di investimenti, che anche al livello tecnologico si fanno sempre più sofisticati.