Vacanza e gatti, li portiamo con noi o li lasciamo in casa? Tutti i suggerimenti per la loro salute

Vacanze e gatti: qual è la scelta migliore per le prossime partenze estive? Alcuni consigli utili per tutelare la salute del felino

Vacanze e gatti consigli utili
Suggerimenti su come comportarsi quando si va in vacanza e si ha un gatto (Ecoo.it)

Il cuore delle vacanze si sta avvicinando e con esso anche il grande esodo delle partenze. Per chi ha un animale domestico in casa il momento delle ferie è sempre delicato perché porta con sé una serie di interrogativi su come comportarsi con gli amici a quattro zampe. Chi ha un gatto cosa deve fare?

È giusto portarlo con sé o è meglio lasciarlo in casa con qualcuno che ne se prende cura? O ancora portarlo in una pensione per gatti o affidarlo ad amici o parenti? Cerchiamo di capire qual è la situazione più indicata per preservare la salute dei felini.

Vacanze e gatti: le opzioni da vagliare

Vacanze e gatti cosa sapere
Gatto in valigia pronto per la partenza (Ecoo.it)

Quando si va in vacanza e si possiede uno o più gatti (scopri quanto costa sterilizzarli), la soluzione più indicata è quella di lasciare i felini in casa propria e chiedere ad una persona di fiducia di accudirli facendo in modo che una o due volte al giorno vada a far visita ai mici dandogli da mangiare, l’acqua, pulendo la lettiera e controllando che sia tutto in ordine.

I gatti si trovano a loro agio nell’ambiente che conoscono e per questo è bene lasciarli in casa. Si sentono al sicuro e con meno stress. L’unica accortezza è quella di non farli uscire, anche se sono abituati a farlo fino al proprio ritorno.

In alternativa si può considerare l’idea di portare gli amici a quattro zampe a casa di parenti ed amici, ma ad una sola condizione. È essenziale che i felini conoscano sia le persone che si prenderanno cura di loro che l’ambiente in cui dovranno vivere per alcuni giorni. Se così non fosse potrebbe essere un grosso problema perché i mici potrebbero rifugiarsi sotto al letto senza voler nemmeno uscire per mangiare e bere vedendosi del tutto spaesati in un ambiente nuovo.

La terza opzione da vagliare è quella di portare il gatto in una pensione ad hoc. Se non c’è nessuno a cui poterlo affidare allora questa è la strada da seguire scegliendone una fidata nel quale la cura dell’animale segue alti standard e per i quali gli ospiti sono testati per FIV e FeLV. Importante è portare una fornitura dio cibo per fare in modo che il felino non cambi alimentazione per non avere problemi quando si è fuori.

Portarlo in vacanza?

L’opzione di portare il gatto in vacanza resta sempre con un punto interrogativo. C’è da vagliare, infatti, dove si va, che tipo di vacanze si fa e se l’animale può vivere quei giorni senza stress e al sicuro. Se si va in un hotel è necessario accertarsi che i quattro zampe siano ben accetti innanzitutto. Se si sceglie un viaggio più wild che prevede campeggi, escursioni, spostamenti in camper portare il gatto con sé è più rischioso e complicato.

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