Dove è avvenuto il divieto di balneazione per batteri, con una località molto frequentata proprio per il suo mare colpita ora da questo grosso imprevisto.
Scatta il divieto di balneazione per batteri in una nota località di mare. La zona turistica interessata da questo provvedimento drastico è situata in Sardegna, Regione che in estate si popola di visitatori provenienti da tutte le parti d’Italia. E che ha tantissimi posti in grado di fare da irresistibile attrattiva anche per molte persone che arrivano apposta dall’estero per stazionare nell’Isola, specialmente a luglio e ad agosto. Purtroppo si è reso necessario proclamare il divieto di balneazione per batteri per via della misurazione che ha mostrato dei valori non buoni delle acque di questa località.
Si tratta della spiaggia di Porto Palmas, che è inglobata all’interno del territorio di Sassari. Il sindaco Nanni Campus ha confermato l’esistenza della problematica parlando della relativa comunicazione ricevuta da parte della Arpas Sardegna, dopo che quest’ultima aveva reso noto come il livello di qualità delle acque di Porto Palmas non raggiungesse i necessari standard di qualità richiesti.
Questi valori sono stati definiti non a norma. Per le autorità amministrative locali quindi non c’è stato altro da fare che applicare questa normativa restrittiva provvisoria che dovrebbe durare con tutta probabilità per una settimana circa, a meno di cambiamenti relativi. È vietato fare il bagno per tutta l’area indicata, per via di batteri fecali. Le analisi hanno individuato diverse varietà di microrganismi nocivi.
Tra questi spiccano quelli della Escherichia Coli e vari Enterococchi di tipo intestinale. La stessa problematica è emersa anche per quanto riguarda la spiaggia di Pittulongu, situata in provincia di Olbia. Per i trasgressori che dovessero violare l’osservanza in questione sono previste delle multe di alcune centinaia di euro. Per quanto riguarda il limite massimo di presenza batterica all’interno delle acque marine deputate ad accogliere i bagnanti, il tetto da non superare è di 500. Ma le misurazioni recenti hanno portato a scoprire che la carica riscontrata è di ben 2005.
Un problema analogo si era avuto su di un tratto della Riviera Romagnola sia nel corso dell’estate 2022 che nello scorso mese di giugno. E nelle scorse settimane la stessa problematica si era avuta anche sul Litorale Laziale, nella località siciliana di Sferracavallo, in provincia di Palermo, ed in quella abruzzese di Giulianova, in provincia di Teramo. Sorprende però che ora la stessa spiacevole causa che ha portato al divieto di balneazione per batteri sia avvenuta in Sardegna.
La Regione infatti detiene ogni anno un punteggio molto elevato in relazione alla purezza delle proprie acque marine. Ed anche quest’anno non aveva fatto eccezione. Ad un primo sguardo le acque di tratti di mare dove è stato imposto il divieto di fare il bagno potrebbero sembrare a posto. Invece la cosa comporta dei rischi importanti per la salute, nel caso in cui qualcuno dovesse impudentemente trasgredire una ordinanza del genere.
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