Ci sono regioni -nel nostro territorio italiano- che spesso vengono sottovalutate per la loro bellezza e per le risorse naturali che offrono. Un esempio è la regione Marche, spesso non considerata così importante per il turismo e che invece può offrire piacevoli alternative: il Ca’ Virginia Country House, ad esempio, è il primo resort sviluppato totalmente nel rispetto dell’ambiente e che offre ottime idee a chi è appassionato di turismo sostenibile.
Oltre alla sostenibilità ambientale praticata dai gestori, infatti, la piacevole sorpresa è data dall’aromaterapia: le camere, infatti, sono profumate ognuna in modo differente, per offrire agli ospiti un’esperienza polisensoriale di grandissimo livello. Questo resort si sviluppa all’interno di un rustico dei primi del ‘400 e immerso nelle colline della provincia di Pesaro: già il paesaggio viene definito incantevole, ma i gestori hanno voluto aggiungere qualcosa che lo rendesse davvero unico. Lo sviluppo dell’attività a impatto zero, infatti, va proprio in questa direzione. Impianto geotermico, uno solare-termico e uno fotovoltaico permettono alla struttura di approvvigionarsi di acqua, energia elettrica e di rispondere a qualsiasi altra esigenza con tecnologie a bassissimo impatto ambientale. Anche il menù della locanda rispecchia la filosofia del luogo, con prodotti alimentari a chilometro zero e provenienti da agricoltura biologica. Come se questo non bastasse, appunto, le 24 camere hanno profumazioni differenti e molto specifiche, dai profumi del giardino per aiutare le persone che soffrono di insonnia o di problemi respiratori al peperoncino per le coppie che vogliono riscoprire la passione.
Vacanze ecosostenibili a basso impatto ambientale: crescono le slow holidays
La lentezza è un ritmo che spesso non ci appartiene, soprattutto se pensiamo alla frenesia delle nostre vite. C’è un modo di fare turismo, però, che considera questa visione un vero e proprio plus: sono quelle vacanze ecosostenibili a basso impatto ambientale che si concretizzano nel movimento a piedi. In fondo, quale miglior strumento di mobilità sostenibile a impatto zero dei nostri stessi piedi?
Il turismo di chi sceglie questa via è in aumento del 15%: sicuramente la scelta di un percorso intimo e personale, fatto per tornare a contatto con le cose semplici e con orari normali, è una proposta affascinante e alternativa, ma non solo. Il trend è sempre più in crescita proprio per cercare di ritornare in contatto con l’ambiente e il territorio, con gli elementi della natura e i suoi tempi, anche con l’idea di spingere lo sviluppo sostenibile iniziando proprio dai momenti di relax.
Uno dei sostenitori del movimento è Alberto Conte, presidente del Movimento Lento e direttore di ItinerarAria una realtà specializzata in percorsi a piedi e in bicicletta, che ci spiega che la crisi economica ha sicuramente influito positivamente nello svilupparsi di questo genere di modo di passare le proprie ferie.
Il viaggio diventa dunque metafora di vita, un percorso da fare da soli ma anche da condividere con momenti di allegria e altri di fatica, situazioni in cui aprirsi a nuove esperienze piuttosto che sfruttarle per riflettere e liberare la mente. Non dimenticate che la nostra mente viaggia alla stessa velocità a cui viaggiano i nostri piedi, a 3 miglia all’ora. Pensate che sia un caso? Forse non è proprio così, dato che per metterci in moto ed essere in armonia dobbiamo funzionare in modo organizzato e coordinato, dalla testa ai piedi.
In Italia l’itinerario principale è la via Francigena, dove quest’anno ci sarà anche un’occasione in più. Si terrà infatti dal 15 al 17 giugno il Festival della Viandanza, alla sua prima edizione, che vuole essere una via per rendere il percorso ancora più speciale, con il coinvolgimento di scrittori, giornalisti e musicisti.
Se anche voi amate stare in mezzo la natura e affrontare percorsi di vacanze alternative o fare gite nel totale rispetto dell’ambiente, non potrete perdervi la nostra guida alle gite fuori porta in Primavera e gli itinerari in bici. Ma un’altra ultimissima tendenza, nel pieno stile dell’elogio della lentezza, è quella dei tree house, per trascorrere un’originale vacanza sugli alberi.
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